Tabella di riferimento

Esempio Assegnazione Rating

A chiusura della nostra analisi di bilancio, possiamo affermare che l’ azienda X è una impresa decisamente problematica, anche se presenta un’ elevata elasticità degli impieghi che la rende più flessibile ai cambiamenti esterni e una buona correlazioni tra fonti e impieghi a lungo termine, si presenta altamente sottocapitalizzata, non possiede autonomia finanziaria, è troppo indebitata e presenta un peso eccessivo dell’ indebitamento a breve termine che comporta oneri troppo elevati.

Le politiche di miglioramento che si potrebbero applicare sono dei finanziamenti dei soci in conto capitale e il consolidamento dei debiti a breve. Dagli indici di tesoreria e liquidità emerge l’ elevata probabilità che l’ azienda possa essere insolvente per mancanza di liquidità allo scadere dei termini , ecco perchè se prendiamo in riferimento gli indici e i valori soglia assocciati, rappresentati dalla tabella riportata di seguito, all’azienda sarà associato dalle banche un rating C o D, rappresentante un rischio di insolvenza consistente .

Tabella di riferimento per definire il range di giudizio nel quale rientrano gli indici considerati come variabile Xi per l’assegnazione del rating, formula di riferimento :

Q = a1X1+ a2X2+ a3X3+ … + anXn

Valore degli indici ottenuto dall’azienda X :Valore indici rilevanti azienda X

Il Rating si ottiene tramite il rapporto: Giudizio x Peso/ Peso Tot.

Assegnazione rating

Il punteggio di rating ottenuto rientra nel range che è associato ad un rischio consistente nelle seguente tabella:

Classi di Rating 

Per l’ azienda si prospettano questi diversi scenari :
Le verrà negato l’ accesso al credito;
Dovrà fornire delle garanzie, per mitigare il rischio;
Le verrà concesso il credito a tassi elevati;
Dovrà rivolgersi ai Confidi
Con l’analisi condotta sull’azienda X, abbiamo ottenuto un rating che identifica per le Banche un rischio consistente , derivante dalla eccessiva sottocapitalizzazione, bassa redditività e ridotta liquidità( situazione in cui vertono molte altre aziende  italiane). Il rating ottenuto, probabilmente comporterà per l’ azienda o la chiusura delle linee di credito o la concessione di finanziamenti a tassi elevati, per i quali saranno richieste adeguate garanzie a copertura del debito.

Le garanzie rilasciate dai Confidi sono gli strumenti che attenuano il rischio finanziario a cui si espone la banca erogando il credito, consentendo all’impresa di accedere ai finanziamenti anche quando, a seguito delle valutazioni effettuate, vi siano elementi di incertezza circa il suo merito di credito.

 

C’è da specificare che la fideiussione strumento di garanzia più adoperato dalle PMI  italiane, per la concessione di finanziamenti dalle banche, non va ad aumentare il rating dell’ azienda, in quanto generalmente i fideiussori non sono in possesso di alcun tipo di rating, che non può quindi migliorare il profilo di rischio dell’impresa debitrice.

Il fideiussore quindi non potrà, con le proprie garanzie personali, modificare il punteggio di rating dell’impresa.

Il rating può essere migliorato:

se l’azienda interviene sulla propria struttura finanziaria per correggere le criticità che concorrono ad abbassare il voto, riducendo la rischiosità.

  • Se riesce ad ottenere garanzie concesse da un governo, una banca o un altro ente ad essi assimilabile come ad esempio i Confidi, che dispongano di un rating migliore di quello del cliente.