Giuseppe Recchi, Presidente di Telecom Italia, è intervenuto in occasione dell’evento organizzato da Ernst & Young Financial-Business Advisors dedicato all’innovazione digitale.
Giunto alla nona edizione, il convegno, svoltosi a Capri il 6 e 7 ottobre, è uno degli appuntamenti di riferimento in Italia, in grado di riunire i principali attori del settore provenienti da tutto il mondo. L’intervento di Giuseppe Recchi parte dall’analisi di alcuni dati: “I ricavi in Italia nel nostro settore negli ultimi 8 anni si sono contratti di 14 miliardi, cioè – 31%, i ricavi solo del settore voce – 55%”. Nel periodo di crisi si sono contratti anche i prezzi dei servizi (49%) e le telecomunicazioni sono l’unico settore delle utility ad avere prezzi più bassi rispetto al 2010, ciò si traduce con effetti sui conti economici dei gruppi. Giuseppe Recchi prosegue l’intervento parlando dei progetti di Telecom e dello sviluppo della rete in fibra: “L’offerta di infrastruttura deve stare davanti alla domanda ma bisogna stare attenti a non costruire cattedrali nel deserto. Telecom non può permettersi scelte che non siano sostenibili nel medio periodo”. “Il nostro Paese ha un difetto cronico: non sa pianificare. Nel nostro settore invece c’è il piano per la Banda Ultralarga che è lungimirante, definisce gli obiettivi, li clusterizza e divide le aree a seconda del potenziale mercato”. Giuseppe Recchi in seguito fa riferimento agli incentivi alle energie rinnovabili e a quelli per le auto ecologiche, osservando come sia sicuramente arrivato il momento di pensare a incentivi per il digitale: “Oggi a mio modo di vedere, più che ad una Digital Tax bisognerebbe pensare a misure di incentivazione alla rottamazione del non digitale, ovvero si dovrebbe lavorare su un regime fiscale nel quale i prodotti digitali risultino fiscalmente favoriti rispetto ai corrispondenti servizi fisici”.
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