La vicenda di Goldman Sachs nei testi di Greg Smith: la recensione di Andrea Sutto

Dal famoso editoriale sul New York Times fino a “Why I left Goldman Sachs: A Wall Street Story”: la vicenda e i testi di Greg Smith secondo Andrea Sutto, professionista in ambito finance a appassionato viaggiatore. Greg Smith: la recensione di Andrea Sutto Greg Smith esce allo scoperto per la prima volta sul New York Times, con l’editoriale intitolato “Why I am leaving Goldman Sachs” che fa il giro del mondo in poche ore. La vicenda viene poi approfondita e ampliata nel libro “Why I left Goldman Sachs: A Wall Street Story”, di circa 280 pagine e pubblicato nel 2012. Andrea Sutto, professionista in ambito finanziario e appassionato di finanza comportamentale e mercati azionari, ha di recente recensito il testo sul suo blog. Il racconto dell’ex dirigente Greg Smith inizia dai primi tempi come stagista, per poi affrontare tutta la sua scalata professionale fino alla carica di Direttore Esecutivo. Il testo riprende lo spirito sferzante dell’editoriale, senza però aggiungere particolari rilevanti. Il dirigente definisce il suo ambiente di lavoro “tossico” e “distruttivo”, accusando in particolare la sempre più diffusa politica del “take-the-money-and-run” (prendi i soldi e scappa). Come sottolinea Andrea Sutto nella sua recensione, Greg Smith riesce a portare il lettore a immergersi nella sua vicenda personale, raccontando con lucidità la sua visione e il suo sdegno davanti ai clienti che vengono messi in secondo piano rispetto alle logiche del profitto. Andrea Sutto: formazione ed esperienze professionaliEsperto in ambito finanziario e da sempre appassionato di viaggi, Andrea Sutto, classe 1993, consegue il diploma di maturità scientifica bilingue e subito dopo inizia un percorso formativo e professionale che lo porta a visitare ben 17 Paesi. Si laurea in Scienze Economiche presso l’Università Luigi Bocconi di Milano, per poi frequentare il Master in Finance nello stesso ateneo. Lascia poi il Paese per trasferirsi in Canada e in Polonia: durante queste esperienze all’estero coltiva un particolare interesse per i mercati azionari e la finanza comportamentale. Nel 2016 si trasferisce ad Hong Kong per dedicarsi al settore Fintech: si occupa in particolare di analisi dei competitor, di investimenti, business planning e cryptovalute. Grazie alla sua permanenza all’estero, Andrea Sutto ha l’opportunità di ampliare la propria conoscenza delle lingue, in particolare dell’inglese, del francese e dello spagnolo. Attualmente collabora con un istituto di credito internazionale: le sue mansioni si svolgono soprattutto nell’ambito del Pricing di titoli a reddito fisso (Fixed Income).
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