Il futuro dei buoni pasto nell’ultimo articolo di Gregorio Fogliani

Dalle pagine di “Formiche.net”, dove cura un blog dedicato al welfare aziendale, il fondatore e Presidente di QUI! Group Gregorio Fogliani analizza le novità del decreto sui buoni pasto, in vigore dal 9 settembre.Buoni pasto, cosa dice la nuova normativa: l’articolo di Gregorio Fogliani È entrato in vigore lo scorso 9 settembre il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 122/2017 contenente modifiche alla normativa in materia di servizi sostitutivi alla mensa. Il fondatore e Presidente di QUI! Group Gregorio Fogliani, nel settore da circa trent’anni, ne illustra potenzialità e limiti in un articolo che ha scritto per il blog tematico su “Formiche.net”: se da un lato il provvedimento consente l′utilizzo dei ticket anche negli agriturismi, mercati rionali, pescherecci e spacci aziendali, dall’altro ne amplia il limite di cumulo fino a 8 nella stessa giornata. In questo modo tuttavia sembra che il valore del buono passi in secondo piano. “La normativa rischia di essere involontariamente discriminatoria per il singolo utilizzatore” osserva infatti il manager: basti pensare che chi ha a disposizione un ticket da 2 euro può spenderne al massimo 16 in una giornata, mentre chi ne usa uno da 7 euro può arrivare fino a 56 euro. Il decreto definisce anche i buoni pasto come “servizi sostitutivi di mensa”: un aspetto funzionale a scoraggiare una pratica molto diffusa, quella di utilizzarli per acquistare ogni tipo di prodotto (anche dentifrici e detersivi). Gregorio Fogliani lo ribadisce nella sua analisi, evidenziando che d’ora in poi potranno essere utilizzati solo per l’acquisto di generi alimentari perché “i buoni pasto non sono e non saranno mai una moneta complementare”. Infine il Presidente di QUI! Group sottolinea che nella normativa “non si prevedono, purtroppo, controlli e sanzioni tali da scoraggiare fenomeni elusivi”. Ma il nuovo decreto, conclude il manager, segna comunque un passo importante verso una maggiore regolamentazione del settore. QUI! Group: l’iter professionale del fondatore e Presidente Gregorio Fogliani Nato nel 1957, Gregorio Fogliani cresce a Genova, dove poco più che ventenne arriva a gestire il Moody, uno dei locali più rinomati della città. Le spiccate doti imprenditoriali del professionista non passano inosservate: nel 1989 insieme ad altri soci dà vita a QUI! Ticket Services, specializzata in buoni pasto e titoli di servizio, che negli anni successivi crescerà diversificando nel tempo la sua attività in altri ambiti. Oggi QUI! Group ingloba diverse realtà attive anche nei sistemi di moneta elettronica, nel welfare aziendale e pubblico: grazie all’intuito imprenditoriale di Gregorio Fogliani e alla propensione all’innovazione tecnologica che ne contraddistingue il modus operandi, è stata la prima realtà del Paese a immettere nel 2004 il buono pasto elettronico, segnando una svolta fondamentale per l’intero settore. L’imprenditore è stato insignito di diverse onorificenze, come il premio Guido Carli, assegnato alle eccellenze dell’alta finanza, dell’economia e dell’imprenditoria italiana. Nel 2016 la rivista Capital lo ha inserito tra i “Numeri Uno” di Italia, definendolo “imprenditore illuminato”. Cura inoltre un blog su “Formiche.net” dedicato a welfare, lavoro, innovazione, economia e internazionalizzazione.