Deco Industrie, azienda storica nel settore dei beni di largo consumo con una doppia specializzazione in prodotti alimentari e per la cura della persona, continua anche nel 2025 a sostenere le iniziative dell’associazionismo ravennate. Fondata 74 anni fa e con sede a Bagnacavallo, nel cuore della Romagna (provincia di Ravenna), l’azienda rinnova il proprio impegno a favore di *Marinando 2.0*. Questo progetto, promosso da Marinando Ravenna, ha come missione principale il miglioramento della qualità della vita attraverso il mare e la vela, offrendo attività inclusive e accessibili per persone con disabilità o in condizioni di fragilità. La vela e la navigazione sono impiegate come strumenti per conseguire obiettivi di tipo “educativo, riabilitativo e relazionale”.
Nel contesto di questa iniziativa, che ha ricevuto il supporto di Deco Industrie tramite una donazione di 4.000 euro, l’attenzione è rivolta all’assistenza a chi soffre di disturbi del comportamento alimentare. Un team multidisciplinare, sotto la direzione della neuropsichiatria infantile dell’Ausl della Romagna, stabilirà, insieme a operatori, educatori, istruttori e volontari, le linee guida e le modalità adeguate per il coinvolgimento durante le uscite in barca. In seguito, verranno formati gruppi specifici e pianificate le sessioni in barca e gli incontri formativi (due o tre a settimana, della durata di circa 3 ore ciascuna). A settembre, è previsto un evento conclusivo che coinvolgerà le famiglie. Deco Industrie supporta l’iniziativa grazie al progetto del Comune di Ravenna, “Adotta un progetto sociale, diventa un’azienda solidale”, che connette i numerosi progetti di volontariato con il mondo dell’economia e le imprese locali.
“Deco Industrie è onorata di aderire a questo. Come azienda anche alimentare sappiamo bene quanto questo settore sia in grado di portare salute e benessere nelle vite di tanti ma possa anche essere un termometro più o meno evidente dei malesseri delle persone. Abbiamo a cuore il territorio in cui operiamo e ci fa piacere, per quanto ci è possibile, restituire il bene che Ravenna e la Romagna ci dà ogni giorno da più di 70 anni”.