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Auro Palomba: “Sette soci privati per Zandano”

San Paolo amplia intesa con Fondiaria. L’analisi di Auro Palomba

Al terzo mercato sono state scambiate, nonostante la volontà contraria di Mediobanca, appena al di sotto del prezzo di collocamento, che era di 12.200 lire. Per le azioni del Sanpaolo Spa, che verranno quotate a Milano questa mattina, si annuncia dunque un esordio in sordina, senza la tipica esplosione di acquisti dei tempi d’oro della Borsa. Eppure gli analisti sono concordi sulla bontà del titolo e della banca, che dopo il bilancio non molto positivo della Comit, ha migliorato probabilmente i migliori ratios dell’intero listino.

Ma il momento del nostro mercato azionario, a ridosso delle elezioni politiche, non è certo il migliore per iniziare un’avventura fra le corbeille, soprattutto se si tiene conto dell’ingente quantitativo di titoli messo in vendita, per un totale superiore ai 1.500 miliardi di lire. Data l’importanza dell’operazione, che rappresenta la prima in ordine tempo come privatizzazione del settore bancario pubblico, è probabile che il consorzio si impegni a mantenere il prezzo del titolo anche nell’eventualità che la Borsa continui a scendere. Intanto è stato pubblicato il prospetto informativo che comprende alcuni dati sull’azionariato. Su tutto colpisce l’esigua quota collocata all’estero: il 17% del capitale contro previsioni per il 40%. In Italia sono infatti andati ben 103 dei 125 milioni di titoli offerti. Sono sette i grandi azionisti, che hanno quote fra 500mila e un milione di azioni cadauno. Si tratta di alcuni grandi gruppi, come Ferruzzi, Fiat (tramite l’Ifi), Fondiaria e Ferrero, e poi l0imprenditore cremonese Giovanni Arvwdi, i Falck e l’industriale bresciano Nocivelli. In totale i “magnifici 7” possiedono il 4,2% delle azioni emesse, per una quota pari allo 0,85% del capitale totale. Bisogna dire che nei giorni scorsi erano già entrati nel consiglio d’amministrazione della banca Arturo Ferruzzi, Giovanni Gabetti per l’Ifi, Michele Ferrero, e Camillo de Benedetti per Fondiaria. Il Sanpaolo mostra comunque molto dinamismo. È stato firmato ieri in un nuovo accordo tra la banca torinese e la Fondiaria con l’obiettivo di integrare i servizi bancari e assicurativi. Il progetto prevede che il gruppo Sanpaolo assuma una quota apri al 14% della Milano assicurazioni del gruppo Fondiaria, che sommato al 6% già in possesso porterà l’istituto presieduto da Gianni Zandano al 20% della Milano. L’aumento di capitale già programmato della compagnia milanese consentirà inoltre un ulteriore rafforzamento del Sampaolo, fermo restando che la Fondiaria manterrà il controllo della Milano. Quest’ultima progetterà e realizzerà prodotti assicurativi nel ramo vita e danni specificatamente disegnati per le varie reti distributive del gruppo torinese. Il gruppo Sanpaolo acquisirà inoltre 1.500.000 azioni ordinarie della Fondiaria Assicurazioni, al prezzo di 15mila lire ciascuna, pari all’1,5% della compagnia fiorentina. L’investimento totale nelle due compagnie del gruppo fiorentino sarà dunque pari a 217,5 miliardi. Il Sanpaolo avrà inoltre 4 consiglieri della Milano e 1 nella Fondiaria Assicurazioni. Rimanendo in tema di banche va registrata la precisazione fornita dagli amministratori delegati del Credito Italiano Piero Barucci e Pier Carlo Marengo a proposito dei commenti apparsi sulla stampa specializzata riguardo i risultati ’91 della Bin. Ritenendo che “l’informazione fornita al mercato non sia stata del tutto esaustiva per taluni aspetti”, hanno voluto mettere in risalto alcuni argomenti: “il margine operativo lordo è aumento del 12,4% per la banca e del 10,3% a livello di gruppo: sono incrementi tanto più rimarchevoli in quanto non sono influenzati da significativi apporti di tipo straordinario”. Sono inoltre aumentate le quote di mercato dei depositi correnti e a risparmio e c’è uno sviluppo significativo dell’attività di intermediazione.

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba