Paolo Campiglio

Paolo Campiglio: l’industria farmaceutica tra i protagonisti del Made in Italy

Farmindustria è l’associazione delle imprese farmaceutiche che fa parte del sistema Confindustria e nelle cui aziende lavorano professionisti altamente qualificati, di cui la metà sono donne e giovani ricercatori. Nell’assemblea annuale organizzata all’Auditorium di Roma si è discusso su “L’industria biofarmaceutica in Italia protagonista nelle sfide del futuro“.

Paolo Campiglio, manager e industriale del settore – è presidente della multinazionale Daclé SA che dirige in quarta generazione – ha sottolineato l’importanza strategica delle imprese italiane del farmaco e il loro ruolo centrale in Europa. Le aziende che mantengono tutt’oggi un capitale di proprietà italiano fatturano complessivamente 32 miliardi di euro e hanno una quota di esportazione che va oltre l’80%. I farmaci biotech e le loro declinazioni nelle terapie avanzate, nei farmaci orfani, negli emoderivati, nei vaccini e negli studi clinici confermano il ruolo protagonista della nostra ricerca medica. Il commento soddisfatto di Paolo Campiglio, esperto di mercati esteri e internazionalizzazione delle imprese, è che il Made in Italy nell’industria farmaceutica può essere un modello vincente da imitare in altri settori. Tuttavia le ambizioni non sono finte: entro il 2025 si stima il lancio di altre innovazioni che intensificheranno la ricerca al fine di renderla sempre più mirata e cucita sulla base dei bisogni della singola persona. Si tratta di un enorme passo avanti e di un importante slancio verso il futuro, che per alcune persone potrebbe rappresentare un cambio radicale della propria vita: attraverso una singola somministrazione, un individuo potrà essere in grado di risolvere la patologia che lo affligge. È risaputo che le spese per la salute siano un investimento utile, che porta beneficio alle persone e ai bilanci dello Stato, ma in primo luogo tutti meritano di ricevere tutte le cure necessarie, senza distinzioni di territorio e di reddito.