Giovanni Castellucci su “L’Economia”: il “Corriere della Sera” intervista l’AD di Atlantia

I sei miliardi di opere che fanno capo ad Autostrade per l’Italia, partecipata del gruppo Atlantia, sono cantierabili entro fine anno, con tanto di espropri già fatti per il principale dei progetti: la Gronda di Genova. Ma manca il via libera finale da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Speriamo arrivi velocemente” auspica l’Amministratore Delegato di Atlantia Giovanni Castellucci in un’intervista per L’Economia del Corriere della Sera.

Un’occasione anche per ribadire l’impegno del gruppo nel miglioramento della qualità del servizio: “Siamo l’unica rete al mondo interamente con asfalto drenante. I primi al mondo ad aver dotato la rete di sistemi di controllo della velocità media (ora oggetto di sostituzione e upgrading). Per non parlare di informazione, sistemi Telepass e tanto altro“. Non a caso, come evidenzia Giovanni Castellucci, l’abbattimento dell’80% dell’incidentalità grave ne è la prova. E, confermando l’impegno del gruppo per la sicurezza della rete: “Siamo disponibili a mettere in campo soluzioni, know how e risorse che d’intesa con il governo possano contribuire al rilancio dell’economia Italiana“.
Così come del resto stiamo facendo nei nostri aeroporti” aggiunge l’AD di Atlantia, ricordando l’esperienza di Fiumicino, acquisito dal gruppo nel 2013 e “passato a essere il primo grande aeroporto nel mondo occidentale per qualità del servizio partendo dalle posizioni più basse della classifica“. Nell’intervista, Giovanni Castellucci torna a parlare anche delle strategie di sviluppo di Atlantia: “Siamo già i primi operatori in Spagna, Cile, Argentina, secondi in Brasile. Intendiamo continuare a crescere in questi mercati e in quelli che consideriamo il futuro: il Nord America, dove c’è l’esigenza urgente di migliorare le reti, rinnovando il parco delle infrastrutture. O l’Australia dove, attraverso Hochtief, possiamo giocare un ruolo nelle grandi infrastrutture in un’ottica di medio termine“.
E se il gruppo guarda “con attenzione” anche alla privatizzazione degli aeroporti di Parigi, nella consapevolezza che si tratti di “un’iniziativa di complessità elevata, con tempi non prevedibili“, un altro settore di interesse è quello della mobilità nelle megalopoli del mondo, sul modello di Santiago del Cile, la prima “ad avere applicato alle autostrade urbane il nostro sistema innovativo di pedaggio senza caselli, con 170 chilometri di autostrade urbane da noi sviluppate“. E in Maryland, come annunciato dall’AD Giovanni Castellucci, prossimamente partirà un progetto di gestione dinamica di 110 chilometri di autostrade urbane: “Siamo molto interessati. Ma guardiamo anche agli aeroporti di destinazione globale, vista l’enorme crescita della classe media e della sua domanda di turismo“.