Analisi Quantitativa

La valutazione delle aziende da parte delle banche terrà conto di tre categorie di informazioni:

  • quantitative
  • qualitative
  • andamentali

Le informazioni quantitative sono informazioni di carattere economico-finanziario reperibili nei bilanci e negli altri documenti contabili delle imprese. Le informazioni reperibili nel bilancio avranno un peso determinante nella valutazione dell’impresa.

Le banche dovranno comunque tener conto anche degli aspetti qualitativi e andamentali. Gli aspetti qualitativi più importanti sono sicuramente l’esistenza di un processo di controllo di gestione, la presenza di una pianificazione pluriennale dell’operatività, la struttura dell’organizzazione aziendale ed il tipo di governance (amministratore unico, gestione familiare, consiglio di amministrazione, etc.).
Molto importanti sono anche i risultati ottenuti dall’azienda rispetto alle previsioni e all’andamento del settore di appartenenza.

L’analisi quantitativa serve a determinare la capacità dell’impresa di generare nel tempo flussi di cassa positivi, mantenendo un’equilibrata struttura patrimoniale e finanziaria e livelli di redditività soddisfacenti.

Il primo punto da analizzare riguarda i parametri di solidità patrimoniale delle imprese.

Il patrimonio è una misura quantitativa definibile come la ricchezza, espressa in termini monetari, propria di un soggetto in un istante definito,cioè un parametro legato ad un preciso istante di vita di un’impresa. L’analisi di questo parametro si basa su informazioni economiche e patrimoniali dell’impresa che le Banche possono estrapolare da una semplice analisi del bilancio.

Il bilancio fotografa l’andamento economico dell’impresa, e la sua analisi ha tuttora un ruolo primario per comprenderne la crescita.

Dall’analisi dei dati di bilancio scaturisce una valutazione sintetica dei profili di redditività, solidità patrimoniale e liquidità.

La redditività misura la capacità di creare valore, ovvero, di ripagare i capitali in essa investiti.

La solidità patrimoniale è un indice che misura il valore di beni ed attività che caratterizzano l’impresa e soprattutto permette di valutare il rapporto di indebitamento rispetto ai mezzi propri, vero tallone di Achille di molte PMI italiane.

L’analisi sugli indici di liquidità, infine, consente di definire la capacità dell’azienda di realizzare condizioni di equilibrio economico-finanziario.

Diciamo che l’azienda dovrà essere sottoposta stabilmente ad un “check-up” cioè ad una serie di analisi e di esami mirati a dare un quadro completo delle sue condizioni di salute, sia in modo preventivo che periodico.

Durante tutta la vita del rapporto con la banca, in altri termini i bilanci ed ogni dato aziendale saranno costantemente vivisezionati, scomposti ed analizzati in ogni dettaglio.

Saranno tenuti sotto controllo gli indicatori di equilibrio economico finanziario presenti per il tipo di azienda in esame:

– indice di solidità;

– indice di redditività;

– indice del ciclo finanziario;

– indice di liquidità.

Check-up, chiarezza e trasparenza informativa sono necessari per comprendere sia la reale necessità finanziaria dell’impresa, sia la metodologia utilizzata dall’istituto di credito nel proprio sistema di valutazione al fine di ottenere il migliore punteggio possibile (rating) che si tradurrà certamente in finanziamenti facilitati e meno onerosi.

Devono essere quindi riposizionati i “rapporti di forza” al fine di evitare di accettare, con spontanea riverenza, sopraffazioni e acquisire maggior potere contrattuale nei confronti del sistema bancario.