Alessandro Benetton: “Capita nelle aziende che si fermi la voglia di andare oltre e si smette di crescere, ma ci deve essere sempre qualcuno che deve emergere e fare la differenza e smuovere il team. Penso che le aziende durante il cambiamento debbano identificare leader capaci di fare la differenza”.
Benetton Formula, il ricordo di Alessandro Benetton: “Anni straordinari”
Quella di Benetton Formula è stata un’avventura che ha segnato la storia della Formula 1 ma anche quella di Alessandro Benetton, all’epoca alla guida del team, e della sua famiglia: oggi quella straordinaria storia rivive in un documentario prodotto da Slim Dogs Production in collaborazione con Sky. “Sono stati degli anni straordinari, abbiamo introdotto il lifestyle nella Formula 1, sono stati anni in cui è cambiata profondamente la sicurezza. Basta pensare a Imola ’94. La tecnologia oggi è molto più sofisticata, il mondo della comunicazione più ampio. Rimane però sempre questa grande voglia di vincere da parte dei piloti, come punto centrale”, ha raccontato Alessandro Benetton ai microfoni di “Race Anatomy” dopo il GP di Singapore. La voce dell’imprenditore impreziosisce anche il documentario “Benetton Formula”, nelle sale dei The Space Cinema il 14, 15 e 16 novembre e su Sky e NOW a partire dal 30 novembre: “È stato un ciclo straordinario che riguarda un po’ la storia della nostra famiglia, raccontata attraverso la Formula 1, e che poi a un certo punto è caduta anche per noi in una zona di comfort. Ci siamo dimenticati che il cambiamento, la discontinuità, fossero parte del nostro Dna”. Oggi, a distanza di 30 anni dagli storici trionfi mondiali del team, Benetton resta legato a quell’esperienza: “Guardo sempre con simpatia la Formula 1, guardo alla Red Bull e mi viene in mente la Benetton di quegli anni”.
Leadership e cambiamento: l’eredità degli anni in Formula 1 nelle parole di Alessandro Benetton
Parlando poi di una famosa battuta attribuita all’Avvocato Gianni Agnelli (“Ma com’è possibile che gente che fa dei pullover sia meglio di noi a fare delle macchine di Formula Uno?”), Alessandro Benetton ha spiegato che il successo di quegli anni era nel coraggio del cambiamento: “Viene più facile quando non hai niente da perdere. Quando invece la tradizione, il nome, le sicurezze, i successi passati diventano una gabbia, lì cadi nella trappola. Ecco, partivamo con tante speranze e pochi punti fermi. Questo ci ha dato il coraggio di cambiare. Oggi voglio proprio riproporre questo ragionamento all’interno del nostro Gruppo, come abbiamo fatto negli ultimi anni. Per ricordarci che anche quando pensi di aver trovato, come diceva uno scrittore, tutte le risposte, qualcuno ti cambia le domande”. L’esperienza in Formula 1 ha quindi lasciato in Alessandro Benetton una visione molto chiara del ruolo della leadership nei momenti di svolta: “Capita nelle aziende che si fermi la voglia di andare oltre e si smette di crescere, ma ci deve essere sempre qualcuno che deve emergere e fare la differenza e smuovere il team. Penso che le aziende durante il cambiamento debbano identificare leader capaci di fare la differenza. Non ne ho in mente uno per Ferrari, ma sono figure importanti che devono invogliare il team”.
