Giuseppina Di Foggia

Terna, Giuseppina Di Foggia: competenze, idee e coraggio per affrontare la transizione

Giuseppina Di Foggia, alla guida di Terna in qualità di AD e DG, ha preso parte all’evento che ha celebrato i 160 anni de “Il Sole 24 Ore”. In questa occasione, ha illustrato l’impegno del Gruppo nella formazione, nella valorizzazione delle competenze e nella transizione energetica e digitale.

Giuseppina Di Foggia

Giuseppina Di Foggia all’evento per i 160 anni de “Il Sole 24 Ore”

L’AD e DG di Terna Giuseppina Di Foggia è intervenuta nel corso dell’evento che si è svolto in occasione dell’anniversario de “Il Sole 24 Ore”. Per i suoi 160 anni, il principale giornale economico – finanziario italiano ha organizzato una giornata all’insegna di tavole rotonde, interviste e talk dal vivo con personalità del mondo imprenditoriale, editoriale, politico e culturale, che sono stati intervistati dai giornalisti del quotidiano. Tra i temi che hanno animato “160 ANNI insieme: informare, partecipare, crescere”, ovviamente, l’importanza dell’informazione ma anche altre tematiche attuali come la transizione. L’AD e DG di Terna, nello specifico, ha chiarito quanto il Gruppo ritenga fondamentale l’informazione: “Al di là di quello che è il nostro core business, noi ci impegniamo anche affinché nell’ecosistema si creino le condizioni adatte per avere tutte le risorse. Ad esempio, fin dalle scuole cerchiamo di insegnare l’importanza di intraprendere quei percorsi che, più di altri, abilitano al mondo del lavoro”. Ad ospitare gli oltre 2.000 partecipanti sono stati gli spazi del Mudec – Museo delle Culture e di Talent House by the Adecco Group, a Milano.

Giuseppina Di Foggia: le skills necessarie alla transizione

In relazione alla transizione, l’AD e DG di Terna ha inoltre ribadito nel suo intervento quali sono le competenze più utili in tal senso. “Per realizzare una doppia transizione, energetica e digitale, servono infrastrutture, tecnologia ma soprattutto le persone giuste – ha evidenziato Giuseppina Di FoggiaIn Terna guardiamo innanzitutto le skills tecniche e a chi ha avuto un percorso STEM, ma abbiamo un ambiente diversificato dove trovano posto anche giovani che hanno studiato in ambito umanistico o economico. Quello che conta è l’attitudine: è lì che ci soffermiamo, quindi la capacità di evolversi, di essere pronti a cambiare e a studiare continuamente, perché non possiamo pensare di fare sempre gli stessi lavori nello stesso modo. Stiamo attenti poi al fatto che le persone siano in grado di lavorare in un ambiente diversificato e che abbiano il coraggio di esprimere e implementare le loro idee”.

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