Craig Venter, genetista, nega l’esistenza di Dio. Il commento di Gabriele Moretti

Gabriele Moretti pone al centro della propria riflessione sul senso della vita il contrasto tra le idee del genetista Craig Venter e quelle dei grandi scienziati del passato.Gabriele Moretti: l’opinione sulla genetica e il senso della vitaSin dal momento della propria comparsa l’uomo si è interrogato sul significato della vita. Un quesito intorno al quale sono nate religioni, filosofie e scuole di pensiero. Nel corso dei secoli l’umanità ha imparato ad affidarsi sempre di più al pensiero critico e all’osservazione, adottando questi principi come strumento per giungere alla scoperta delle risposte fondamentali. Una ricerca della verità che, sottolinea l’aspirante inventore e imprenditore Gabriele Moretti, i grandi scienziati del passato come Edwin Schrodinger hanno portato avanti senza discutere nel merito la possibilità che esista o meno un Dio o una qualche forma di ordine superiore. Craig Venter, rinomato genetista, ha espresso l’opinione che la vita in realtà non sia altro che un semplice meccanismo, definibile unicamente attraverso fenomeni fisici e chimici. Nel suo libro Il disegno della vita, lo studioso rinuncia all’idea di vitalismo, rivendicando con forza i propri primati raggiunti grazie agli esperimenti. “(Verter) si autodefinisce il primo che è riuscito a creare la vita, realizzando il primo organismo sintetico, anche se in realtà ha ‘solo’ messo un DNA artificiale in una cellula che era già viva” chiarisce Gabriele Moretti nel blog “Diario di un futuro inventore”. Negli ultimi 100 anni la genetica ha fatto passi da gigante: ipotizzato già negli anni ‘40, il DNA è stato scoperto nel 1953 e decifrato nel 1999. Un progresso grazie al quale oggi, con pochi soldi e una formazione di base, chiunque potrà immedesimarsi nel ruolo di “creatore”, ad esempio incrociando specie vegetali diverse. In futuro, sottolinea il professionista torinese, arriveremo a modificare con un click quello che la natura ha prodotto attraverso migliaia di anni di selezione naturale e piccole mutazioni casuali. Evoluzione su cui Gabriele Moretti esprime tuttavia il proprio timore: “Homo Deus, che paura!”.Biografia dell’imprenditore Gabriele MorettiNato in Piemonte, Gabriele Moretti sogna da sempre di diventare un inventore, aspirazione che lo ha accompagnato sia nel corso degli studi, sia durante il percorso professionale. Laureato in Ingegneria Gestionale, titolo conseguito al Politecnico di Torino nel 1995, ha compiuto un’importante esperienza formativa di 6 mesi in Olanda, presso il Politecnico di Eindhoven. In parallelo all’impegno sul fronte imprenditoriale, porta avanti le proprie passioni, tra le quali rientrano la fisica, la futurologia, l′elettronica, le neuroscienze, l′informatica e il machine learning. Temi che affronta nel blog “Diario di un futuro inventore”, mantenendosi nel frattempo costantemente aggiornato grazie alla lettura sia delle ultime pubblicazioni scientifiche sia delle sue riviste preferite di settore: Wired, American Scientific, Nature e Scienze. Specializzato nell’ambito della consulenza strategica e organizzativa per le imprese, Gabriele Moretti ha sviluppato le proprie competenze grazie ai corsi in “Artificial Intelligence” (Columbia University, 2017), “The Analytics Edge” e “Big Data and Social Physics” (Mit di Boston, 2014). Fondatore di Aigest, Associazione Ingegneria Gestionale, di cui ha ricoperto per un decennio il ruolo di Vice Presidente, è appassionato anche di arte, design e architettura.
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