Terna

Terna, Lacchiarella e l’autostrada dell’energia

Viaggio nell’elettrodotto di Terna, tra alta tecnologia e sostenibilità

Le autostrade dell’energia di Terna in Lombardia: una rete sostenibile che incuriosisce l’Europa. I due nuovi elettrodotti “Trino-Lacchiarella” e “Chingolo Po-Maleo” diventano meta di una gita di studio alla quale hanno preso parte osservatori e operatori europei – gestori di reti elettriche, associazioni ambientaliste e università – con l’obiettivo di testarne l’integrazione con il territorio e l’ambiente.

La visita, dal titolo “Grid Aestethics”, è stata organizzata da Terna in coordinamento con Rgi, l’associazione internazionale che riunisce i principali operatori elettrici europei con l’obiettivo di favorire, attraverso lo sviluppo delle reti elettriche, l’integrazione delle fonti di energia rinnovabili. Le infrastrutture in questione fanno della Lombardia un esempio di best practice a livello di sostenibilità aziendale e sviluppo tecnologico. Infatti, più del 70% di questi tracciati è stato realizzati con pali “monostelo” a ridotto impatto ambientale. Inoltre, lungo la linea Trino-Lacchiarella è stato possibile visitare una eccellenza europea: ossia i sei avveniristici pali “Germoglio”, a impatto visivo limitato, progettati dall’architetto Hugh Datton dello studio Rosental. Pali che ricordano i germogli che crescono nei campi agricoli attraversati dall’elettrodotto. Particolare anche la stazione elettrica di Maleo, la prima opera elettrica in Italia a cui è stata applica l’ingegneria naturalistica: più della metà dei 10 ettari di area dell’impianto sono stati mitigati con “mascheramento a verde”, avverso interventi all’avanguardia, come l’innesto di fasce boscate, piante e arbusti tali, per rende minimo l’impatto della struttura rendendola perfettamente integrata con il territorio. Importanti anche i numeri che nascono da queste due opere di Terna. L’elettrodotto Trino-Lacchiarella, denominato “l’autostrada dell’energia” tra Piemonte e Lombardia (costo della realizzazione: 300 milioni di euro) consente a cittadini e imprese un risparmio annuo pari a 60 milioni di euro. Grazie alla sua realizzazione sono stati eliminati 215 chilometri di vecchie linee elettriche, consentendo una diminuzione di 150mila tonnellate di CO2. Anche la linea “Chingolo Po-Maleo” ha consentito la demolizione di 64 chilometri di linee elettriche obsolete, per un totale di 225 vecchi tralicci. Per ogni chilometro di nuova linea aerea (24 chilometri in totale), 3.000 metri di vecchi elettrodotti verranno dismessi. L’equivalente di 80 ettari di territorio liberati dal vincolo di servitù d’elettrodotto. Inoltre saranno recuperate circa 2.000 tonnellate di materiale, tra acciaio, alluminio, vetro e calcestruzzo.

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