L’emergenza Coronavirus non spaventa Open Fiber: “Accelereremo il nostro piano di investimento, che rappresenta un’opportunità non solo per il settore delle telecomunicazioni ma per il Paese in generale“. Lo spiega l’Amministratore Delegato Elisabetta Ripa ad “Affari Italiani” sottolineando come il digitale stimoli “produttività e occupazione” e consenta di comunicare a tutto il mercato potenziale l’ingegno e le eccellenze italiane. Le settimane di lockdown ne hanno dato prova: “È infatti grazie alle reti di tlc che gli italiani, nonostante la permanenza forzata in casa, hanno potuto continuare a lavorare, studiare, restare in contatto con i propri cari“.
Proprio in virtù di ciò Open Fiber non si è fermata e ha continuato a lavorare per “garantire questi benefici a sempre più persone“. Come evidenzia Elisabetta Ripa, “assicurare la continuità di business è stata fin dal principio la nostra stella polare, seguita adottando tutte le misure in tema di salute e sicurezza sul lavoro sia verso i nostri lavoratori sia verso le imprese che operano sui cantieri e nelle operazioni di allaccio della linea in casa dei clienti“. Per una realtà “nata con una organizzazione del lavoro agile“, riadattarsi non è stato complicato: l’emergenza, se non altro, “ci ha consentito di testarla in condizioni di stress“. E lo smart working “certamente resterà una parte integrante della nostra organizzazione del lavoro anche nella fase 2 e, in prospettiva, in una fase 3, quando le condizioni sanitarie ci permetteranno di tornare gradualmente alle nostre vite di prima“.
Dunque la pandemia si è rivelata “una sorta di corso accelerato di cultura digitale per tutti gli italiani” e “noi vogliamo contribuire ad accrescerla ulteriormente accompagnando l’Italia verso la Gigabit society“. La Fase 2 di Open Fiber ricomincia da questa consapevolezza e dalla speranza che “dopo questa emergenza, ci sia meno burocrazia nel rilascio delle autorizzazioni e che gli enti concedenti siano ancora più partecipi nella realizzazione del progetto comune“. Il 2020 quindi, come annuncia Elisabetta Ripa, “ci vedrà impegnati ad estendere ed accelerare ancora di più il nostro piano di costruzione di una infrastruttura in fibra Ftth, cioè fino a casa“. Non solo: “Lavoriamo in un mercato e in un business che sono sempre stati molto dinamici e lo saranno sempre di più, continueremo a investire e ad essere innovativi, perché quando lo siamo stati, si è rivelata una scelta vincente. Mi riferisco al modello che abbiamo implementato in Italia per la realizzazione di una rete in fibra: un modello wholesale only, cioè esclusivamente dedicato al supporto degli operatori in maniera neutrale e trasversale per tutto il Paese“. È questa “la ricetta più corretta per accelerare gli investimenti e soprattutto consentire una competizione ad armi pari da parte di tutti i soggetti che desiderano entrare in questo mercato“. La ripartenza poi, secondo l’AD di Open Fiber, deve contraddistinguersi anche per il maggior impegno sul fronte della formazione delle risorse “da destinare alla realizzazione di nuove infrastrutture e nuovi servizi“. E allo stesso modo “” duper creare una maggior cultura digitale diffusa dovremmo pensare ad una sorta di “servizio di leva“ durante il quale le nuove generazioni, native digitali, aiutano i segmenti più senior a entrare in contatto e usare con dimestichezza le nuove tecnologie che sono molto utili per migliorare la vita di tutti e rendere più efficienti i servizi della PA“.
In questo contesto “tutti dovranno fare la loro parte“: la scuola avrà un ruolo centrale e le aziende dovranno seguire con misure straordinarie di formazione a tutti i livelli, mentre sarà compito delle aziende sviluppare “una cultura dello smart working che è ancora precaria, immatura e che necessita di una profonda elaborazione da parte di tutti, a partire da più efficaci modelli di leadership“. Saranno anni difficili, ma secondo Elisabetta Ripa non bisogna perdere fiducia: “Ci attende una recessione globale, forse peggiore della Grande Depressione del 1930: le previsioni degli istituti economici parlano di una contrazione del Pil italiano nell’ordine dell’8-9% e del 3% a livello mondiale. Ma io vedo soprattutto una grande opportunità, quella di riscrivere insieme un futuro più sostenibile per tutti“.
Per maggiori informazioni:
https://www.affaritaliani.it/economia/ripa-open-fiber-accompagniamo-l-italia-verso-la-gigabit-society-671540.html