Auro Palomba: “Tregua armata sulle Sim”

Non ci sarà una seconda ”serrata” in Borsa. Per gli agenti di cambio la convocazione da parte della Banca d’Italia alla presentazione dei regolamenti di attuazione della legge sulle Sim è infatti una ragione sufficiente per rinviare lo sciopero già indetto per lunedì prossimo 17 giugno.

 

Il consiglio nazionale della categoria ritiene che «in considerazione delle assicurazioni date dall’onorevole Franco Piro che il Parlamento presterà vigile attenzione alla esatta e puntuale interpretazione degli scopi e del dettato della legge 1/1991 quale risulterà dai regolamenti Messi», sia possibile soprassedere dalla nuova astensione dal lavoro. Cosi, in attesa dell’incontro con Bankitalia. Consob e tutti gli altri operatori del mercato, già fissato per il 18 giugno, l’agitazione è stata rinviata, ma non sospesa. E anche i procuratori di Borsa hanno deciso in tarda serata, seguendo l’invito dei loro datori di lavoro, di revocare l’agnazione che avevano indetto per lunedì prossimo.

 

I rappresentanti dell’Anpac sono stati ricevuti ieri in mattinata a Roma dallo stesso Piro e da Franco Bessone della Consob al termine di una lunga assemblea che si è svolta a Milano, i procuratori hanno votato per la sospensione dello sciopero, mentre rimane lo stato di agitazione il presidente Tito Rainis si è dichiarato soddisfatto del risultato degli incontri romani. e attende di conoscere con esattezza i regolamenti di attuazione della legge sulle Sim. È dunque una vittoria della linea moderata, quella appoggiala da tutti gli studi maggiori di Milano, da Ventura a Pastorino, da Fumagalli ad Alberimi. Ettore Fumagalli, fino a qualche giorno fa presidente delle Borse della Cee, dichiara soddisfatto: «Questo dimostra che avevano ragione quelli come me che hanno sempre ritenuto lo sciopero inutile. I regolamenti seguono la filosofia della legge sulle Sim. Non mi colpisce neanche che la categoria si sia divisa su questo punto, perché con la nascita delle Società di intermediazione mobiliare bisogna considerare che presto questa professione non esisterà più».

I procuratori non saranno presenti martedì all’incontro con la Consob e la Banca d’Italia. Ascolteranno dalla voce di Attilio Ventura la relazione di quanto accaduto Rainis tiene a far sapere che i rapporti con le autorità sono ottimi. Ma la categoria dei procuratori già in passalo ha riservato delle sorprese al suo presidente. «I rapporti sia con 12 Consob sia con il presidente Piro sono improntati a estrema correttezza e realtà – ha detto Rainis – e credo che al momento le nostre politiche che ci stanno dando siano nei limiti del possibile. Se le assicurazioni e la partecipazione ai nostri problemi sono vere, siamo pronti a collaborare Se saranno invece smentite dai fatti la reazione sarà dura e la associazione dei procuratori chiederà l’appoggio delie confederazioni sindacali.

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba