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Auro Palomba: “Piazza Affari perde colpi, Borse mondiali stanno peggio”

Auro Palomba ricorda come Piazza Affari sia l’unico mercato attivo da inizio anno

Anche se i visi degli operatori appaiono preoccupati, questa volta Milano sta dando una prova di forza. Nonostante l’ultima settimana sia stata piuttosto grigia, con una caduta pari all’1,46% dell’indice Mib, il mercato azionario di Piazza Affari è l’unico ad essere tuttora in attivo dall’inizio dell’anno. Se Milano guadagna un 1,5% dal 2 gennaio, le altri principali piazze mondiali accusano cali a volte anche vistosi.

La piazza in peggiori condizioni è quella che ha innescato la nuova fase discendente, ovvero Wall Strett. Meno 5,1% per l’indice Dow Jones, e tanta paura che non sia ancora finita. Subito dietro Tokyo, che perde il 4,8%, e questa è davvero un’eccezione, se si pensa alla straordinaria robustezza del principale mercato asiatico. Seguono, con prestazioni in “rosso”, Londra, Parigi, Zurigo e Francoforte. Così nella terza settimana di Borsa del ’90 si è un po’ rotto il giocattolo. Dopo l’ultimo inizio d’anno, a Piazza Affari si erano ormai convinti che il tempo delle vacche magre fosse terminato. Invece la turbolenza internazionale ha provocato qualche apprensione anche a Milano, dove soprattutto gli investitori stranieri hanno preferito monetarizzare le plusvalenze conseguite. La Borsa ha tenuto lo stesso, meglio degli altri, anche e soprattutto perché Milano è nettamente in ritardo su tutti i mercati internazionali, che sono da tempo ritornati sui livelli massimi precedenti al crollo dell’ottobre ’87. Così se le aspettative di rialzo giocano a favore di Piazza Affari, non si può dimenticare che Milano è ancora soggetta a regolamenti precari, obsoleti e inadeguati. E’ da anni che chiede la rapida approvazione di leggi del Parlamento e norme delle autorità di controllo, ma quasi nessuna di queste è ancora variata. In compenso il governo pare muoversi con inusitata rapidità sulla strada della tassazione delle plusvalenze. In settimana c’è stato un incontro tra il ministro delle Finanze Rino Formica, il presidente della Consob Franco Piga, e rappresentanti degli agenti di cambio (Fumagalli, Ventura fra gli altri) e delle banche (Lucio Rondelli fra gli altri), proprio per discutere l’argomento. L’incontro era ovviamente “top secret” e quindi non è uscito nulla di ufficiale. Secondo le indiscrezioni raccolte, l’Italia, contrariamente alle indicazioni Cee, si starebbe muovendo verso una specie di “superbollo”. Ma il governo, nella persona del ministro per i rapporti con il Parlamento Egidio Sterpa, ha intenzione anche di sollecitare le camere ad approvare i provvedimenti volti a disciplinare le attività connesse con il mercato mobiliare. Sterpa ha infatti scritto al presidente della Camera Nilde lotti, ed a quello della commissione Finanze Franco Pire, per chiedere formalmente che venga assegnata la sede legislativa, e quindi una corsia preferenziale, ai disegni di leggi, già votati al Senato e che da tempo sono all’esame della Camera, relativi alle Sim, ai fondi chiusi, alla disciplina delle Opa, nonché il progetto di legge per stroncare l’inside trading.

 

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba