Auro Palomba: “Banca d’Italia e Consob consegnano le nuove bozze sulle Sim”

Un po’ delusi, all’uscita dell’incontro con la Banca d’Italia i delegati degli agenti di cambio non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Attilio Ventura e Giuseppe Gaffino non potevano infatti commentare i regolamenti di attuazione della legge sulle Sim, per la semplice ragione che non avevano ancora avu­to la possibilità di leggerli.

Il copioso fascicolo delle bozze, diviso in otto blocchi redatti dalla Consob e da Bankitalia, è stato infatti solo presentato agli operatori di Borsa presenti (sembra che il capitale minimo per le Sim che eserciteranno la sola attività di consulenza sarà di 600 milioni). Un miliardo, invece, la cifra prevista per le Sim abilitate alla negoziazione, collocamento e distribuzione senza assunzione di garanzia, raccolta ordinaria e sollecitazione del pubblico risparmio, ma non si è nemmeno aperta la discussione al riguardo. Ora gli agenti, come le altre categorie, avranno tempo fino a lunedì per consegnare le proprie richieste di modifica. Qualche spiraglio di cambiamento esiste, perché, secondo quanto affermato dal fiscalista Victor Uckmar, presente alla riunione in quanto presidente dell’Assofiduciaria, «sono state annunciate delle modifiche rispetto alla prima bozza», anche se lo stesso Uckmar ammetteva di non avere ancora avuto il tempo di leggerle. Gli agenti si sono subito riuniti per leggere e quindi discutere i regolamenti, che sono subito stati trasmessi anche a Milano, dove ad attenderli c’era il presidente dei procuratori Tito Rainis. I prossimi giorni saranno dunque cruciali per capire i margini di trattativa che gli operatori di Borsa avranno nella stesura definitiva delle norme di attuazione delle Sim, che dovranno essere approvate entro il 4 di luglio. Anche Bankitalia sembra possibilista. In un comunicato rilasciato dopo la riunione, alla quale era rappresentata dai due vice direttori generali Antonio Fazio e Tommaso Padoa-Schioppa, l’istituto di emissione ha precisato che “lo scopo della riunione, che fa seguito a consultazioni che hanno avuto luogo nel mese di marzo, è stato quello di informare preventivamente le categorie interessate, anche al fine di raccogliere eventuali osservazioni, in vista anche della messa a punto dei testi definitivi». Mentre ai vertici istituzionali si decide la forma futura del mercato azionario, il consueto rapporto annuale sulla Borsa, redatto da Prometeia, dipinge ancora un quadro poco roseo su Piazza degli Affari. Gli analisti della società bolognese definiscono infatti il mercato milanese “piccolo, poco internazionalizzato e con ridotte potenzialità di crescita”. La Borsa di Milano ha una capitalizzazione uguale a quella di cinque anni fa, al contrario di quanto successo ad altri mercati, come Madrid, Londra e Parigi, che invece hanno acquistato un maggior peso. Continuano intanto gli annunci di accordi per costituire Sim. Ieri è stata la Sai, l’assicurazione del gruppo Ligresti, a dirsi pronta per la costituzione di una Società di intermediazione. Sai avrà come soci la Friend’s Provident Life, un agente di cambio, e un istituto di credito che dovrebbe essere il Banco di Roma. Sempre per quanto riguarda la Borsa, volge al termine il disegno per portare “La Repubblica” in Borsa. Ieri il consiglio d’amministrazione dell’Editoriale l’Espresso ha infatti deliberato la fusione della società del quotidiano romano nella Cartiera di Ascoli, scatola vuota già presente nel listino.

 

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba