Alessandro Benetton: quando un’intuizione si rivela vincente

Al centro dell’impresa c’è l’uomo con le sue caratteristiche, pertanto ci sono delle analogie tra settori diversi” è la lezione che Alessandro Benetton si porta a casa da Harvard. L’imprenditore Trevigiano, fondatore di 21 Invest, ha conseguito il Master in Business Administration della prestigiosa Business School di Boston, ereditandone la solida mentalità imprenditoriale.

Passeggiando per le vie del centro di Milano, insieme al giovane youtuber Marcello Ascani, intavola un discorso sul rapporto tra mondo del lavoro e Università. Alessandro Benetton ha costruito da solo, passo dopo passo, la propria carriera, svincolandosi dalle attività di famiglia, ascoltando l’intuizione e lasciandosi guidare dall’emozione e da un grande maestro, Michael Porter. Come un lampo, una folgorazione che si è rivelata vincente, così si è costituita 21 Invest, l’esempio emblematico che la fortuna arriva quando l’occasione incontra il talento, secondo Benetton stesso. Si configura come la prima società di private equity in Italia, un modello che esisteva già dagli anni ’60 negli Stati Uniti; partita dall’essere una piccola realtà, oggi 21 Invest annovera oltre 90 investimenti completati e 1,6 miliardi di euro di capitali raccolti presso investitori istituzionali. Tra le operazioni di successo spicca quella relativa all’acquisizione di Forno d’Asolo, società che in un triennio ha quasi duplicato il proprio fatturato, arrivando a 125 milioni di euro. Guardare oltre, capire le dinamiche del mercato e anticiparle, senza fermarsi all’apparenza è uno dei tratti che contraddistinguono un buon imprenditore. Per citare un esempio: Benetton, con la sua azienda, è entrato nel mondo del cinema attraverso la partecipata The Space Cinema. Questi, dopo aver analizzato lo scenario, non si è lasciato intimidire dall’arrivo dei DVD e dei nuovi devices che, secondo l’opinione di molti, avrebbero ucciso l’industria cinematografica. Senza timore, ha osservato i fatti da un’altra prospettiva, intercettando l’aspetto sociale del cinema: un luogo di incontro, di relazioni, oltre la semplice proiezione di una pellicola. Così ha investigato il mercato italiano: questo, si presentava alquanto frammentato, fatto di tanti grandi e piccoli singoli operatori, pertanto sosteneva costi maggiori rispetto alla concorrenza internazionale. Posto ciò, partendo dalle due visioni teoriche, si è passati all’azione concreta mirata a consolidare il settore. Nel 2009, infatti, è stata fondata The Space Cinema, quando 21 Investimenti ha acquisito contemporaneamente la catena di cinema di Warner Village Cinema e quella di Medusa, per poi fonderle dando vita al leader del mercato italiano dei multisala. È stata implementata una particolare strategia, investendo sulle nuove tecnologie, ad esempio il satellitare, offrendo una vasta gamma di contenuti e ampliando gli spazi disponibili finalizzati alla capitalizzazione di tale traffico. Così, disponendo di un maggior potere negoziale, ha mostrato la propria forza alle major americane, riducendo i costi e creando un mercato redditizio. Tale strategia ha permesso a The Space Cinema di registrare una crescita del fatturato del 50% e di quasi triplicare l’EBITDA. Insieme al cinema, vi sono altri numerosi esempi di successo, tutti accomunati dalla linea del cambiamento, della discontinuità. Un consiglio che un imprenditore del calibro di Alessandro Benetton darebbe ai giovani? Saper cogliere le opportunità, avere il coraggio di rischiare, senza temere di rallentare. A volte è necessario retrocedere, prima di lanciarsi in un percorso di grande successo.

 

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https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=30lJBw_F-mI