Intervista a Gregorio Fogliani sul tema dello spreco alimentare

Valeria Covato, per Formiche.net, ha intervistato il presidente della Onlus Qui! Foundation, Gregorio Fogliani, in merito alla rilevante questione degli sprechi alimentari.

Posto di fronte ai risultati di un sondaggio condotto da Swiss Re, dal quale emerge come l’Italia sia al primo posto tra i paesi industrializzati a temere per l’approvvigionamento di cibo nel prossimo ventennio, l’imprenditore genovese ha evidenziato la sua perplessità circa il rischio di scomparsa delle risorse alimentari in un Paese agricolo come il nostro. A suo parere bisognerebbe sviluppare piuttosto una cultura del rispetto per il cibo e le risorse e sensibilizzare i cittadini, educandoli alla responsabilità.

E’ stimato in 100 miliardi di euro, infatti, il valore dei prodotti alimentari che vengono ogni anno buttati in tutto il mondo, corrispondenti a circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo.

Questa quantità sarebbe sufficiente ad annullare il problema della fame nel mondo.

Come sottolinea Gregorio Fogliani, la responsabilità è da attribuire ai Paesi industrializzati e in via di sviluppo.

In Italia, la Qui! Foundation apporta un contributo significativo in questo senso, grazie al progetto Pasto Buono, attivo sin dal 2008 e che nel solo 2013 ha permesso di distribuire 100.000 pasti agli indigenti. Alla base di tale progetto benefico, il principio per cui l’impegno volto a contrastare la fame dev’essere quotidiano e di ciascuno di noi.

Causa principale della fame è la povertà. Secondo una ricerca di Eurostat, il 20% della popolazione italiana è a rischio di povertà.

Secondo Gregorio Fogliani si rende sempre più indispensabile introdurre modalità flessibili e innovative in grado di sostenere le famiglie italiane nella quotidianità dei propri bisogni, alimentari in primis.

Ciò è possibile anche attraverso la promozione di iniziative in grado di procurare benefici concreti non solo per le famiglie bisognose, ma anche per gli esercenti e la società intera.

Il principale problema, sul territorio nazionale ma anche a livello internazionale, è rappresentato infatti dallo spreco piuttosto che dalla mancanza di cibo: esso comporta costi economici e sociali estremamente elevati, che comprendono perdita di acqua, terra, energia, manodopera e capitale.

 

L’invito di Gregorio Fogliani è dunque quello di evitare gli sprechi, cercando sempre di recuperare i pasti che altrimenti andrebbero buttati. Questo, per esercenti e commercianti, può ad esempio tradursi nell’adesione al progetto Pasto Buono, il quale raccoglie gli eccessi di cibo invenduto in ristoranti, alberghi, bar ed ulteriori esercizi della ristorazione per farne pasti caldi da offrire ai più poveri.

 

http://www.formiche.net/2014/04/07/semplici-ricette-sprecare-cibo/