Diego Biasi intervistato da Banker Middle East Magazine

Dopo l’apertura di una nuova sede a Dubai, l’AD del fondo infrastrutturale illustra le potenzialità degli investimenti in energie rinnovabili nell’area del Medio Oriente e Nord Africa

In una recente intervista pubblicata da Banker Middle East Magazine, Diego Biasi, Co-fondatore e CEO di Quercus Investment Partners ha illustrato quali siano, a suo avviso, alcuni dei punti di forza degli investimenti nel settore delle energie rinnovabili, in particolare per quanto riguarda i Paesi del Medio Oriente e Nord Africa.

Nell’ultimo decennio, ricorda l’Amministratore Delegato di Quercus, il settore delle energie rinnovabili ha attraversato, a livello globale, un periodo di evoluzione ed espansione, spinto in larga misura da una crescita d’interesse e di attenzione da parte dei governi e degli investitori di tutto il Mondo. Si tratta, secondo Biasi, di una fase che durerà senza dubbio per i prossimi 10-15 anni, anche a seguito della crescente attenzione verso le tematiche ambientali e la sostenibilità. Non a caso, si stima che la capacità globale installata di energie rinnovabili crescerà del 70% entro il 2030.
Per quanto riguarda, nello specifico, Medio Oriente e Nord Africa, Biasi ritiene che, in maniera analoga a quanto già avvenuto in Europa circa 10 anni fa, in quest’area si assista attualmente alla fase iniziale di un ripido processo di apprendimento delle dinamiche legate alle rinnovabili: come nel caso degli Emirati Arabi Uniti, si registrano significativi progressi nella comprensione dei meccanismi necessari al cambiamento del mercato energetico. Questo permetterà la creazione del giusto habitat per gli investitori e uno sviluppo del mercato delle energie rinnovabili in modo sempre più efficiente. In considerazione di ciò, secondo Biasi, la regione conoscerà un periodo di crescita esponenziale per circa 7-8 anni, seguito da una crescita più stabile man mano che si avvicinerà all’attuale situazione del mercato europeo.
Interpellato sulla remuneratività degli investimenti nel settore delle rinnovabili, Biasi evidenzia che si tratta di un comparto sempre più interessante per gli investitori, per numerose ragioni, prime fra tutte il basso profilo di rischio e la possibilità di accedere ad incentivi stabili. Si tratta di un settore generalmente decorrelato dalle fluttuazioni dei mercati finanziari e quindi ricco di opportunità d’investimento per investitori di lungo termine. Inoltre, quello delle rinnovabili è un settore che risulta più semplice da prevedere rispetto ad altri comparti infrastrutturali, grazie alla tipologia delle tecnologie applicate e alla strutturazione degli investimenti.
Il settore delle rinnovabili richiede competenze specifiche, poiché gli investimenti risultano spesso più sofisticati di quanto potrebbe apparire. A questo proposito è dunque importante operare una distinzione tra due principali tipi di approccio. Il primo prevede investimenti diretti da parte dei singoli, mentre il secondo consiste nell’affidarsi al supporto di specialisti per la creazione di un proprio portafoglio. Secondo il CEO di Quercus, la seconda soluzione sarebbe da preferire. A supporto di questa scelta, Biasi evoca un’analogia con il settore delle auto: “se ti costruisci la tua auto da solo sarà sicuramente di qualità molto inferiore a quella che potresti acquistare da una casa costruttrice“.
Nel corso dell’intervista, Biasi si è inoltre soffermato sui green bond e sulle aspettative che su di essi ripongono i mercati mediorientali e nordafricani, dove costituiscono un modello relativamente nuovo, pur offrendo un vasto potenziale per divenire uno strumento efficiente per gli investitori più strutturati. Su questo particolare aspetto, Biasi ricorda che lo scorso dicembre Quercus ha emesso in Italia il più grande green bond, per un valore di 125 milioni di euro, con sottoscrizioni da parte di investitori istituzionali superiori all’offerta di ben tre volte. Secondo Biasi si tratta di una forma d’investimento destinata a crescere, soprattutto tra gli investitori di lungo termine e con modelli d’investimento più sofisticati, come nel caso delle assicurazioni.
Tornando all’area geografica del Medio Oriente e Nord Africa, secondo Biasi, una delle principali sfide che essa deve affrontare riguarda l’importazione dai mercati più avanzati del know-how e dell’esperienza necessari. Proprio il fatto che il mercato delle rinnovabili in queste aree sia ancora in una fase embrionale rappresenta in realtà, secondo Biasi, un punto di forza della regione per sviluppi futuri consistenti e sostenibili. In merito alle attività future di Quercus, l’Amministratore Delegato vede crescenti opportunità di offrire ai clienti servizi basati sulla solida esperienza del fondo nelle energie rinnovabili. In particolare, negli ambiti della due diligence e nella consulenza per la costruzione, acquisizione o gestione di asset. Anche questo motivo, ricorda Biasi, è stata aperta a Dubai una filiale di Quercus con competenze in tutta l’area del Medio Oriente e Nord Africa.

L’intervista a Diego Biasi, Amministratore Delegato di Quercus Investment Partners, è consultabile al seguente link:
http://cpifinancial.net/features/post/42540/renewables-realising-the-potential