Prestiti

Il prestito personale

E’ un tipo di prestito che le banche concedono esclusivamente a persone fisiche, i destinatari di questo tipo di finanziamento sono principalmente i lavoratori facenti parte di qualsiasi categoria (dipendenti, autonomi, liberi professionisti, ecc.) e con qualunque tipo di contratto (tempo indeterminato, di formazione, apprendistato, autonomi, ecc.), purché vi sia la presenza di un reddito dimostrabile (per i lavoratori autonomi attraverso il modello Unico), sufficiente in relazione al rimborso del finanziamento richiesto.

Prevede l’erogazione di un importo che può variare fino ad un massimo di 60.000 €, in quanto finanziamento non finalizzato, il prestito personale generalmente non prevede la presenza di garanzie reali (es. la proprietà di un bene, per eventuali diritti di pegno o ipoteca) ma, per limitare i rischi d’insolvenza, l’istituto o società di credito potrebbe talvolta richiedere alcune minime garanzie personali come la firma di un garante o una fideiussione, soprattutto quando la somma richiesta nel finanziamento sia troppo elevata rispetto al reddito netto del richiedente.

Può essere rimborsato in un arco di tempo che può variare dai 6 mesi a 60 mesi e prevede una rata mensile che deve compredere una quota capitale e una quota interesse; infatti sull’importo erogato vanno aggiunti gli interessi calcolati con il TAN (il tasso nominale annuo), anche se sarebbe più corretto porre l’ attenzione sul TAEG che comprende anche tutti i costi legati al finanziamento. Bisogna possedere una busta paga che attesti la capacità di rimborso e può anche non essere motivato, c’è però da dire che i prestiti personali tendenzialmente non vengono concessi a cattivi pagatori o protestati.

Normalmente viene richiesto l’accreditamento dello stipendio sul c/c della banca che ha concesso il prestito.

L’importo concordato per un prestito personale viene versato direttamente sul conto corrente del beneficiario, mediante assegno circolare o bonifico, recandosi direttamente presso lo sportello di un qualsiasi istituto/società di credito, o utilizzare i siti internet nel caso di prestiti on-line.

Utile la possibilità di richiedere un prestito personale quando si hanno altri finanziamenti già in corso.

Cessione del quinto

Per ottenere questo finanziamento è indispensabile che il richiedente abbia maturato minimo da 6 a 12 mesi di anzianità lavorativa, egli dovrà semplicemente fornire il certificato di stipendio alla banca d’appoggio, insieme alla copia dell’ultima busta paga.

E’ un tipo di prestito che può essere erogato dagli istititi di credito per importi che possono variare fino a un massimo di 50.000€, la rata non può superare il 20% del reddito mensile attestato dalla busta paga e in essa sarà direttamente riportato l’addebito, quindi il pagamento delle rate si effettua con trattenuta diretta sulla busta paga attuata direttamente dal datore di lavoro, solo quest’ultimo infatti si assume la responsabilità del pagamento a favore dell’ente finanziatore . La cessione del quinto può essere concessa anche a cattivi pagatori, pignorati o protestati, in quanto la garanzia del rimborso spetta al datore di lavoro, che si impegna a trattenere l’importo delle rate e a depositarlo direttamente all’istituto finanziatore.

Senza dubbio la convenienza di questo finanziamento sta nel poterne usufruire senza la necessità di appoggiarsi ad un conto corrente bancario.

Purtropppo è obbligatoriamente richiesta la stipula di una polizza assicurativa sulla vita o sulla perdita dell’occupazione, però può anche non essere motivato.

La durata può variare dai 24 ai 120 mesi.

Prestito cambializzato

Questo tipo di prestito si distingue dagli altri per il metodo di rimborso, esso si effettua attraverso il pagamento di cambiali (dalle quali prende il nome) piuttosto che i comuni RID o bollettini postali, è a tasso fisso e rata costante per tutta la durata del finanziamento, esso non costringe alla trattenuta in busta paga (come per esempio avviene per la cessione del quinto).
. Ogni singola tratta può essere appoggiata presso una qualsiasi banca (non necessariamente in quella dove si ha un proprio conto corrente).

E’ un prestito destinato a persone comuni, lavoratori con reddito provato e pensionati. 

Ai lavoratori dipendenti è chiesta la garanzia sul TFR, ai lavoratori autonomi una polizza assicurativa sulla vita, ai lavoratori neo assunti (senza  TFR), la doppia firma di un garante , ai pensionati è richiesta  una certificazione INPS .

Il prestito cambializzato presenta diverse agevolazioni ad esempio tasse rateali molto basse, concessione anche a “cattivi pagatori”, purché siano lavoratori dipendenti è compatibile con la presenza di altri finanziamenti in corso, nessuna garanzia richiesta, solo su importi elevati l’eventuale presenza di un garante

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