Confidi

Con Basilea 2 i Confidi possono giocare un ruolo davvero prezioso per imprese e banche. Con la garanzia consortile, le prime godrebbero di maggior credito e a costo ridotto, le seconde risparmierebbero sull’accantonamento a patrimonio di vigilanza.
Le imprese dovranno attrezzarsi per essere in linea con le nuove aspettative del sistema bancario internazionale.

Il connubio rating aziendale/pricing del denaro a prestito diverrà ferreo e consolidato. In un simile contesto le imprese sottocapitalizzate, con scarsa redditività, magari appartenenti a settori considerati a rischio dal sistema creditizio sono destinate a subire un innalzamento importante degli oneri finanziari e un probabile difficoltà di accesso al credito.

Rinnovare in modo strutturale un’impresa modificandone in senso positivo l’equilibrio finanziario e la redditività non è cosa da poco. In quest’ottica un valido supporto alle imprese può essere rappresentato dai Confidi.
Essi rappresentano l’anello di congiunzione tra banche e imprese e con il loro intervento sono in grado di assicurare ad entrambi numerosi benefici. L’intervento dei Confidi si configura nell’ottica di ridurre il rischio della banca.

Per l’impresa il beneficio è lampante: il sistema bancario, grazie al nuovo partner, può concedere linee di maggior spessore ed importanza alla clientela, perché sa di poter condividere il rischio con un altro soggetto che opera da decenni sul mercato e che sa valutare, per vicinanza all’imprenditore e per conoscenza del territorio, la reale bontà finanziaria dell’imprenditore.

Solo i Confidi, per l’imprenditore, possono essere “un valido strumento per cercare di riequilibrare i disagi che ne verranno dalla crisi in atto”.

I confidi (Consorzi di garanzia collettiva dei fidi) sono organismi, aventi struttura cooperativa o consortile, che esercitano in forma mutualistica attività di garanzia collettiva dei finanziamenti in favore delle imprese socie o consorziate. I confidi possono essere di primo e secondo grado. I confidi di primo grado sono costituiti dalle piccole e medie imprese, quelli di secondo grado sono organismi formati dai confidi di primo grado che hanno come scopo principale quello di fornire una ulteriore garanzia per le attività degli stessi confidi di primo grado. Lo scopo dell’attività di garanzia collettiva dei fidi è quello di facilitare l’accesso al credito bancario delle PMI attraverso il rilascio da parte dei vari organismi associativi di precise garanzie, aumentando anche il potere contrattuale delle stesse imprese che richiedono finanziamenti. La copertura finanziaria è in gran parte fornita dal deposito di un fondo in denaro e altre attività finanziarie da parte delle imprese aderenti ai Confidi.
L’elevata numerosità dei Confidi operanti in Italia rende difficile poter ricondurre le modalità operative a schemi di tipo uniforme. In estrema sintesi, comunque, l’intervento dei Confidi può essere ricondotto a due modalità di base:

  • la concessione di garanzie di tipo personale (fideiussioni);
  • la costituzione di una somma di denaro (“garanzia monetaria”) a copertura di una quota delle perdite sopportate dalla banca finanziatrice su un insieme di crediti, a motivo del mancato pagamento di una piccola o media impresa, fino a esaurimento del plafond messo a disposizione.

Il Confidi interviene, tipicamente, al momento del mancato pagamento del debitore originario attraverso la corresponsione di una somma in acconto, salvo stabilire un conguaglio al termine delle procedure esecutive. Il primo tipo di intervento viene utilizzato essenzialmente a vantaggio di una singola impresa consorziata, il secondo è, invece, maggiormente utilizzato nel caso di finanziamenti a un pool di imprese, sulla base di un moltiplicatore che pone in relazione la somma posta a garanzia e l’ammontare di crediti complessivamente garantiti. Per le sue caratteristiche maggiormente idonee alla copertura di un gruppo di imprese consorziate la modalità della garanzia monetaria è stata quella storicamente più utilizzata dai Confidi (circa il 70% del totale delle garanzie concesse).

Le modalità di adesione ad uno specifico Confidi sono regolamentate nello Statuto dell’organismo.
Pur essendo regole che variano da organismo ad organismo, è possibile tracciare comunque alcune indicazioni generali. La domanda di associazione può essere presentata da imprese che rientrano nella categoria delle PMI, secondo la definizione UE, e cioè imprese che:

  • hanno meno di 250 occupati
  • hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure un totale di bilancio annuo non superiore ai 43milioni di euro

Secondo la legge possono partecipare ai confidi le aziende appartenenti a tutti i settori economici, ma di fatto i singoli Confidi generalmente intendono essere portatori di interessi di specifici settori, inoltre i Confidi hanno un ambito territoriale locale, per cui l’iscrizione è riservata ad aziende operanti nel territorio di riferimento (es: provincia o regione)Generalmente possono essere previsti per i soci i seguenti obblighi:

  • versamento di una quota di capitale sociale;
  • versamento di una quota per la costituzione del Fondo utilizzato dal Confidi nelle operazioni di garanzia;
  • rilascio di fideiussione a copertura della garanzia collettiva prestata a favore dei singoli soci
  • versamento di un contributo annuale