Creare dirigenti pubblici esperti in gestione dell’emergenza e ricostruzione. È l’obiettivo del nuovo polo formativo territoriale SNA (Scuola Nazionale dell’Amministrazione) che verrà realizzato a L’Aquila. Il progetto è stato presentato lo scorso 5 aprile dalla Presidente Paola Severino, ricevuta nel capoluogo abruzzese dal Rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse, insieme con il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
La scelta di L’Aquila per la nuova sede territoriale SNA, così come il giorno scelto per l’inaugurazione, non è un caso. A spiegarlo è la Presidente in un’intervista rilasciata al quotidiano “Abruzzoweb”. “La gestione delle emergenze è una competenza fondamentale ed è per questo che l’inaugurazione del polo formativo territoriale abruzzese avviene nel giorno precedente all’anniversario del terremoto che ha sconvolto la città”, ha detto Paola Severino ricordando la tragedia avvenuta nel 2009.
Ma è anche e soprattutto “un messaggio di ripartenza e speranza”, con il polo che, grazie anche alla collaborazione con l’Università, diventerà uno spazio dove favorire il dialogo con le realtà del territorio: “Uno dei nostri obiettivi – ha ricordato – è poter garantire una presenza della Scuola in ogni regione, idea accolta positivamente anche dalla Conferenza delle Regioni”. Così come accaduto per i poli formativi sorti in Campania e Piemonte, il passaggio successivo sarà la scelta della sede.
Tra le ipotesi al vaglio l’ex scuola superiore Guglielmo Reiss Romoli, che proprio lo scorso febbraio è stata acquistata dall’Ateneo aquilano con l’obiettivo di dare vita ad un ecosistema di innovazione: “Anche qui la sede scelta avrà un significato ben chiaro e riconducibile alla missione della Scuola: formare l’eccellenza – ha sottolineato – I poli formativi territoriali permettono di avere un rapporto diretto con le amministrazioni locali, offrendo l’opportunità ai vari enti di poter contare su percorsi di formazione ad hoc basati sulle esigenze territoriali”.
Le lezioni vedranno il coinvolgimento non solo dei docenti SNA, ma anche del maggior numero di attori pubblici in materia di emergenza, dalla Protezione civile ai Vigili del Fuoco fino alle Forze armate. Durante l’intervista, la Presidente ha poi ribadito l’importanza del ruolo svolto dalla SNA di fronte alle sfide che attendono il Paese, in primis la messa a terra dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza: “Il nostro obiettivo è orientare la Pubblica Amministrazione dal sapere al saper fare, formando personale qualificato che sia in grado di svolgere il proprio compito migliorandone la qualità. In questi giorni – ha aggiunto – i 150 allievi dell’ottava edizione, selezionati tra una platea di 7mila candidati, stanno frequentando il percorso di formazione di dieci mesi che abbiamo elaborato attraverso lezioni, laboratori, tavole rotonde e al termine del quale, svolgeranno un tirocinio operativo presso varie amministrazioni. Sono la prima generazione di ‘dirigenti PNRR’”.
La prossima sfida sarà intensificare le attività della Scuola sotto il profilo internazionale: “In passato, le scelte dei nostri ragazzi sono state spesso orientate verso il mondo delle imprese. Il messaggio che vogliamo trasmettere è che il mondo della Pubblica Amministrazione può regalare eguale soddisfazione”, conclude Paola Severino.
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