La determinazione e il coraggio: Anna Tavano, Head di Global Banking di HSBC Italia, si racconta a TgCom24 per la rubrica “Storie di donne”. Ripercorre la propria carriera, sviluppatasi nel mondo della finanza, dove per una donna non è poi così facile farsi strada.
Racconta come si può riuscire a conciliare efficacemente famiglia e carriera, e di come il matrimonio e la maternità le abbiano permesso “di crescere professionalmente oltre che emotivamente“.
Anna Tavano nasce in una famiglia di imprenditori: “Fin bambina pensavo che avrei voluto fare quello che io definivo “il dottore delle aziende”, perché volevo risolvere i loro problemi o aiutarle a crescere occupandomi di consulenza strategica o di finanza“. Dopo la laurea in Economia e una breve esperienza presso uno studio di commercialisti, Anna intuisce però che la sua strada doveva essere un’altra: “Volevo occuparmi di finanza“. Nonostante conoscesse davvero poco l’inglese, anzi “quasi per niente“, e “senza neppure sapere bene cosa fare“, decide comunque di partire per Londra. Una scelta coraggiosa che il tempo ha premiato: “Un giorno rividi alcuni vecchi amici dell’università che lavoravano lì; uno di loro, chiacchierando, mi suggerì di inviare un mio cv a una banca d’affari che cercava giovani da inserire al proprio interno. Non sapevo neppure come scrivere un curriculum in inglese, ma mi feci aiutare e lo mandai. Fui convocata per un colloquio e con mia grande sorpresa mi assunsero“. Di quegli anni ricorda le difficoltà nel farsi accettare in un contesto decisamente maschile: “E’ stato difficile, e lo è tutt’ora. Molti dei miei clienti erano uomini. Il pregiudizio era tale che un cliente è arrivato a dirmi che non solo ero giovane, ma anche meridionale! Vuoi sapere come è finita? Quella persona si è rivelata poi nel tempo uno dei miei migliori clienti“.
A Londra Anna Tavano cresce professionalmente, arrivando a ricoprire ruoli di crescente responsabilità. Fino a quando decide di rientrare in Italia e tentare nuove sfide: “La scelta è stata premiata, perché ho rivisto dopo quasi vent’anni l’uomo che sarebbe poi diventato mio marito. È stato amore a prima vista e nel giro di un anno ci siamo sposati. Dopo è arrivata mia figlia Maria Teresa e a quel punto ho deciso di dedicarmi soltanto a lei“. Il matrimonio, la maternità poi la proposta di HSBC dove lavora tuttora: “Mi sono piaciuti molto il progetto, la cultura ed i valori della banca quindi ho accettato la nuova sfida con grande entusiasmo“. E oggi, nel ruolo di mamma e manager, Anna Tavano ha imparato a concedersi del tempo, senza sensi di colpa. Per il marito, la figlia ma anche per se stessa: “Lavoro per passione perché sento di avere il fuoco dentro, ma trovare l’equilibrio tra la mia vita familiare e quella lavorativa è stata una vera conquista“.
Nell’intervista a TgCom24 trovano spazio anche diverse riflessioni maturate da Anna Tavano nel corso delle sue numerose esperienze professionali: “Una donna non deve somigliare a un uomo per essere leader e in azienda deve portare le sue qualità senza mai rinunciare alla propria femminilità. Credo fermamente che all’interno di un’azienda ci debba essere un buon equilibrio tra uomini e donne, perché porta a risultati migliori e ad organizzazioni più forti e competenti. Valorizzare le qualità e le capacità femminili migliora le prestazioni dell’azienda“. E infine, alle donne suggerisce di fare network e supportarsi vicendevolmente: “Occorre essere sempre se stesse e non rinunciare mai ai propri sogni. Le conquiste si basano sempre su qualche rinuncia, ma non bisogna mai abbandonare l’idea di realizzare i propri obiettivi: un giorno ci si potrebbe pentire di averlo fatto“.
Per leggere l’intervista completa:
https://www.tgcom24.mediaset.it/donne/storie-di-donne/e-fondamentale-fare-network-e-non-rinunciare-mai-ai-propri-sogni_13577611-202002a.shtml
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