Stefano De Capitani
Grazie alle nuove tecnologie le città riescono “ad affrontare eventi che possono essere un autentico stress test per tutto il contesto urbano”, spiega il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani in un’intervista a “Il Tempo”.
Tecnologie di ultima generazione, project financing, partnership pubblico-privato: per Stefano De Capitani, presidente di Municipia S.p.A., il futuro dei Comuni italiani passa necessariamente da qui. Lo spiega in un’intervista a “Il Tempo”, pubblicata lo scorso 16 febbraio, rifacendosi all’esperienza di Municipia S.p.A. che quotidianamente affianca Comuni di ogni dimensione nel percorso di digital transformation. La chiave è nella vision lungimirante, garanzia di risultati, con cui la società del Gruppo Engineering porta avanti il proprio impegno a supporto delle PA locali: in questa prospettiva la tecnologia non si configura come il fine ma come “il mezzo, al servizio dei governi locali, dei cittadini, dell’ambiente e dell’economia del territorio, per semplificare e migliorare la qualità della vita delle persone, rendere i servizi pubblici più efficienti e sostenibili”. Nell’intervista, Stefano De Capitani si è poi soffermato sul valore delle nuove tecnologie per la riuscita di eventi di caratura internazionale. Eventi “che possono essere un autentico stress test per tutto il contesto urbano” in quanto prevedono la partecipazione di milioni di persone e impatti importanti sulla città: “Tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, l’IoT, la Realtà Aumentata, possono aiutare l’amministrazione comunale a efficientare la mobilità, a gestire l’accoglienza rendendola davvero inclusiva, a garantire la sicurezza e a valorizzare l’incredibile offerta culturale della città”.
Nell’intervista, Stefano De Capitani ha parlato anche del partenariato pubblico-privato. Per il presidente di Municipia S.p.A. si tratta di uno strumento fondamentale, davvero in grado di fare la differenza nella riuscita dei progetti: “Gli ingredienti necessari sono la chiarezza e la trasparenza. Il pubblico, da parte sua, deve concentrarsi sugli obiettivi e sul controllo. Ma deve anche accettare di trasferire alcune fasi operative al privato, il quale deve portare a sua volta in dote la disponibilità a investire tempo, denaro e know-how e deve assumersi i rischi legati alla realizzazione di un progetto”. Particolarmente importante, oggi anche alla luce delle sfide aperte dal PNRR, il rispetto delle tempistiche di consegna: anche in quest’ottica il privato può supportare le PA locali. “Ecco, se tutti questi elementi sussistono, allora il successo è assicurato. Ma se, al contrario, qualche passaggio si salta o non si incastra bene con quello successivo, allora il partenariato pubblico-privato fallisce”, ha osservato il presidente di Municipia S.p.A. Stefano De Capitani.
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