Comunicati Stampa

Pietro Labriola sui risultati preliminari al 31 dicembre 2023 di TIM

Pietro Labriola sul 2023 di TIM: “Secondo anno di gestione dell’attuale management team ma anche un punto di svolta nella storia del Gruppo”.

 

Pietro Labriola: TIM centra tutte le guidance per il secondo esercizio consecutivo

In quella che lo stesso AD Pietro Labriola ha definito come “l’ultima call di una società integrata”, TIM ha presentato i risultati preliminari al 31 dicembre 2023 approvati dal Consiglio di Amministrazione. Numeri che confermano una performance positiva – con ricavi di Gruppo a 16,3 miliardi di euro (+3,1% anno su anno) e investimenti per 4 miliardi, di cui 3,1 sul business domestico – a segnalare un anno di svolta nella storia del Gruppo. Ne ha parlato l’AD ricordando come il 2023 rappresenti l’ultimo anno “in cui ci riferiamo a TIM come siamo abituati a conoscerla, un’unica azienda integrata”. Come reso noto, dai risultati emerge un margine (EBITDA) pari a 6,4 miliardi di euro, in crescita del 5,7%, con trend positivo che prosegue anno su anno. Sotto la guida di Pietro Labriola, inoltre, TIM ha centrato per la prima volta dal 2010 “tutte le guidance per il secondo esercizio consecutivo”. Si conferma così “la traiettoria della crescita domestica, il piano di trasformazione ha un’ottima execution, abbiamo una piena disciplina dei costi”, ha evidenziato in merito l’AD, aggiungendo: “Abbiamo incassato 750 milioni di fondi PNRR, sono stati rifinanziati 4 miliardi e il piano di delayering (ovvero di revisione dei ruoli) è in linea con le previsioni”.

Pietro Labriola: visione al futuro e nuove strategie in programma

L’analisi di Pietro Labriola si è poi estesa all’orizzonte di TIM nel medio-lungo periodo. In particolare, per quanto riguarda la Netco (la società della rete oggetto di offerta da KKR e MEF per essere scorporata), l’AD ha dichiarato: “Continuiamo a essere tranquilli sulle tempistiche. Il contratto con KKR è vincolante, lo chiuderemo tra giugno e luglio”. In tema di consolidamento delle TLC, “almeno fino a luglio, quando si chiuderà il deal, possiamo stare solo alla finestra, è difficile partecipare a queste mosse mentre finalizziamo lo scorporo e otteniamo le autorizzazioni”, così il manager durante l’intervento. Con TIM pronta ad agire, diverse sarebbero le opzioni sul tavolo ma per Pietro Labriola la soluzione migliore rimarrebbe la fusione con Iliad. Nel frattempo, guardando al 2024, l’AD ha osservato come in tema di strategia commerciale TIM stia “pianificando di fare qualcosa anche con Kena, qualcosa di diverso rispetto agli altri player, che non è collegato a essere aggressivi in ambito prezzi”. “Sul mobile stiamo definendo una strategia che comunicheremo nelle prossime settimane e in occasione del Capital Market Day”, ha sottolineato in conclusione: “Non vogliamo accelerare la concorrenza sui prezzi”.

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