La transizione energetica e le strategie per accompagnare imprese e artigiani verso un futuro sostenibile sono stati i temi al centro della XXI edizione dell’“Energies and Transition High School” di Confartigianato Imprese, in programma dall’1 al 3 ottobre a Domus de Maria (Cagliari). Tra gli ospiti, Paolo Arrigoni, Presidente del GSE – Gestori Servizi Energetici.
L’evento, organizzato in collaborazione con i consorzi energia Caem, CEnPI e Multienergia, ha riunito istituzioni, esperti, accademici e rappresentanti del mondo produttivo per fare il punto su sfide e opportunità legate al nuovo scenario energetico globale. Tra i presenti, Paolo Arrigoni, Presidente del GSE – Gestore dei Servizi Energetici, che ha illustrato lo stato dell’arte della transizione italiana e le prospettive al 2030. “La transizione energetica in Italia è a buon punto – ha dichiarato il Presidente – Nel 2024 le fonti rinnovabili hanno coperto il 41,4% dei consumi elettrici, con una potenza installata di 79 GW a fine agosto. L’obiettivo per il 2030 è di raggiungere 131 GW e la traiettoria è positiva”. Paolo Arrigoni ha sottolineato come, accanto alle rinnovabili, un ruolo fondamentale sia giocato dall’efficienza energetica. Proprio in questa direzione si inserisce l’aggiornamento del Conto Termico, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale e operativo dall’inizio del 2026: uno strumento da 900 milioni di euro l’anno, di cui 400 destinati alla Pubblica Amministrazione e 500 ai privati. Il nuovo quadro normativo prevede incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, ma anche per il settore terziario e i privati, che potranno beneficiare di contributi a fondo perduto per sostituire gli impianti di climatizzazione e migliorare l’efficienza dei consumi.
La convention di Confartigianato ha acceso i riflettori sui temi più rilevanti per il futuro delle micro e piccole imprese italiane: dalle ricadute dei cambiamenti climatici ai costi energetici, passando per le opportunità legate alle nuove tecnologie e al mix di fonti, rinnovabili e nucleare. Il confronto, arricchito da esperti, docenti universitari, rappresentanti delle istituzioni e giornalisti, ha evidenziato come la transizione green rappresenti non solo una sfida, ma anche un’opportunità strategica per il Made in Italy. “Il paniere degli strumenti si allarga, e ci sono novità molto importanti – ha concluso Paolo Arrigoni – Dobbiamo essere positivi: l’Italia ha tutte le condizioni per centrare con successo gli obiettivi al 2030”.
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