Il GSE, società guidata da Paolo Arrigoni, è tra i maggiori abilitatori della transizione energetica del Paese: attraverso una vasta gamma di servizi e strategie, il Gestore dei Servizi Energetici promuove la creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili
Accompagnare il Paese verso il superamento degli ambiziosi obiettivi europei in termini di energie rinnovabili: questo è lo scopo del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che, sotto la guida del Presidente Paolo Arrigoni, ha dato il via a un’imponente serie di investimenti volti a promuovere l’utilizzo di energie rinnovabili e rafforzare l’efficientamento energetico. Un aspetto vitale in questa strategia è giocato dalle Comunità Energetiche Rinnovabili, ossia associazioni di cittadini che si accordano per creare impianti energetici green al fine di autoprodurre l’energia che consumano, o persino venderne il surplus. Il GSE ha lanciato tre portali online che permettono di gestire le richieste in modo estremamente efficiente, abilitando dunque la creazione di “centinaia, se non migliaia” nuove CER. Altrettanto centrale, secondo Paolo Arrigoni, è tuttavia lavorare sull’efficienza energetica, riducendo gli sprechi e creando nuove infrastrutture di gestione e accumulo: “Si sta sempre più affermando il principio dell’efficientamento energetico come first fuel perché fare efficientamento energetico significa, a parità di servizi erogati, ridurre i consumi, le bollette e la domanda complessiva di energia quindi le emissioni della CO2. Il driver dell’efficientamento energetico rappresenta al pari delle rinnovabili, o forse di più, un driver su cui bisogna investire per centrare l’obiettivo finale del net zero al 2050.”
La strategia operativa del GSE si articola su quattro principali pilastri, descritti da Paolo Arrigoni come le “quattro gambe” su cui si basa l’intero processo di decarbonizzazione nazionale. Il primo è il monitoraggio, che include la raccolta e l’analisi di dati per valutare costantemente i progressi dell’Italia rispetto agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Il secondo riguarda l’operatività, ossia la gestione attiva dei meccanismi di incentivazione e di finanziamento per le rinnovabili e l’efficienza energetica. Il terzo pilastro è il supporto, che si concretizza nell’assistenza tecnica e amministrativa offerta a Comuni e imprese per sviluppare e realizzare progetti di decarbonizzazione. Infine, la promozione, che si focalizza su attività di comunicazione e sensibilizzazione, essenziali per coinvolgere attivamente la popolazione e le imprese nel processo di transizione energetica. Una strategia complessa e sfaccettata, che punta a rafforzare la sostenibilità del Paese in un’ottica olistica.
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