L’Amministratore Delegato di Italgas Paolo Gallo ha commentato in una nota il Piano Strategico 2023-2029 da 7,8 miliardi di euro del Gruppo, approvato lo scorso 15 giugno e che delinea un ambizioso percorso di crescita.
È stata la guerra in Ucraina a far rimodulare all’Unione Europea i propri obiettivi. Pur rimanendo la transizione ecologica un traguardo fondamentale, i Paesi dell’UE sono giunti alla conclusione che questa non può essere raggiunta ad ogni costo, ma che anzi bisogna garantire al contempo sicurezza energetica e un giusto livello dei costi dell’energia. In tale contesto, la società guidata da Paolo Gallo si presenta preparata ad affrontare le nuove sfide. “La visione e le scelte strategiche realizzate in questi anni pongono Italgas nelle condizioni di contribuire significativamente alla sua soluzione grazie alle reti digitalizzate, flessibili e intelligenti, in grado di accogliere gas rinnovabili che abilitano diversificazione delle fonti, decarbonizzazione dei consumi e maggiore efficienza ed economicità”, ha affermato infatti l’AD della realtà che continua a dimostrarsi tra le prime “in grado di mettere le proprie capacità progettuali, di investimento e di creazione di valore al servizio degli obiettivi di sviluppo sostenibile dei Paesi in cui opera”.
Nel Piano Strategico 2023-2029 di Italgas sono previsti anche 800 milioni di investimenti nel campo della distribuzione dell’acqua e dell’efficienza energetica, nei quali la società mira ad affermare la propria leadership. “Distribuzione dell’acqua ed efficienza energetica rappresentano due importanti settori di diversificazione e di sviluppo del Gruppo – ha spiegato l’AD Paolo Gallo – con 800 milioni puntiamo a diventare un player di riferimento nei due settori mutuando in essi le tecnologie sviluppate per il gas. La trasformazione digitale delle reti idriche e l’efficienza energetica sono driver in grado di garantire servizi più efficienti, ridurre le perdite e restituire ricchezza a comunità e territori”. La digitalizzazione, la decarbonizzazione, l’economia circolare, la formazione, la diversità e l’inclusione si confermano invece i fattori strategici per il raggiungimento degli obiettivi di crescita del Gruppo. “Risultati che dipenderanno dalla nostra capacità di continuare a scommettere sull’innovazione per metterla a valore attraverso le nostre persone”, ha concluso l’AD.
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