Comunicati Stampa

Illycaffè, Cristina Scocchia sullo stop ai dazi: una boccata d’aria per produttori e consumatori

Trump cancella i dazi su caffè, banane e centinaia di altri prodotti alimentari: “La Stampa” ha intervistato l’AD di Illycaffè Cristina Scocchia per sondare il punto di vista di chi opera nel settore e che, tra l’altro, si sta preparando ad annunciare un partner per la produzione di caffè proprio in quel Paese.

Cristina Scocchia: una boccata d’ossigeno per produttori e consumatori, una secchiata gelida sulla speculazione

Il Presidente degli Stati Uniti ha fatto marcia indietro sul tema dazi, rimuovendoli da diversi prodotti alimentari per dare respiro agli americani investiti dal carovita. Una notizia che ha risollevato il morale ai produttori di alimenti come il caffè e le banane. “La decisione degli USA di cancellare i dazi su alcuni prodotti, tra cui caffè e frutti esotici, è una buona notizia per noi perché ci consentirà di investire con più fiducia, ma è positivo anche per gli altri produttori esentati dalle tariffe e soprattutto per i consumatori americani”, ha affermato Cristina Scocchia. A trarne beneficio saranno produttori, coltivatori e consumatori. “Se verrà confermata, la decisione degli USA sarà una bella secchiata di acqua gelida sulla speculazione finanziaria, che negli ultimi anni ha incendiato i prezzi di caffè, cacao e zucchero alterando il naturale equilibrio tra domanda e offerta”, ha commentato la manager. Il caffè verde, la materia prima di base, è infatti passata dai 100-130 centesimi per libbra del 2021 ai 400 centesimi per libbra attuali. “Ora, con dazi più bassi, gli americani potrebbero tornare a comprare caffè in Brasile, raffreddando così la speculazione”, ha aggiunto.

Cristina Scocchia: nel 2026, Illycaffè annuncerà il partner per la produzione negli USA

Per Illycaffè, gli Stati Uniti sono un Paese strategico. “Sono il nostro secondo mercato e pesano per il 20% del fatturato, l’Italia vale il 30%. Il calo della marginalità negli USA ha impattato i nostri numeri globali, ma il nostro prodotto è amato dagli americani negli hotel, nei ristoranti, nei bar”, ha evidenziato Cristina Scocchia. Il Gruppo sta inoltre pensando di aprire un impianto negli States. L’annuncio dovrebbe arrivare a inizio 2026. “Abbiamo già selezionato alcune importanti aziende USA e pensiamo di sceglierne una entro gennaio”, ha fatto sapere l’AD. Tra le ipotesi più probabili sulla gestione del business in America c’è quella di inviare al futuro nuovo partner il caffè tostato per il mercato americano, lasciandogli il compito di confezionarlo e impacchettarlo. Non è esclusa la possibilità di costruire da zero un impianto, anche se richiederebbe costi più alti e tempi più lunghi. Intanto, l’esenzione sui dazi del caffè porterà dunque “una bella boccata d’ossigeno”, i cui effetti saranno però visibili sono nei primi mesi del 2026.

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