La leadership di Iren nel settore multiservizi si conferma grazie ai risultati positivi del primo semestre 2025, che segnano una crescita a doppia cifra nei principali indicatori economici: l’intervista rilasciata dall’AD Gianluca Bufo a “Il Giornale”.
L’efficacia del modello multi business adottato da Iren è stata confermata dai numeri con cui la multiutility ha chiuso il primo semestre 2025: 184 milioni di profitti, con un incremento del Margine Operativo Lordo del 14% e dell’utile del 24% rispetto al 2024. La crescita si riflette in tutti i principali indicatori economici, ribadendo la leadership del Gruppo nel settore multiservizi. “Gli investimenti avviati nel 2024 e quelli del semestre, oltre 900 milioni con quelli tecnici in crescita del +14%, ci hanno permesso di lavorare sull’efficienza e sullo sviluppo spingendo l’utile netto a 184 milioni e il mol a 726 milioni. Risultati che sono stati possibili grazie alla versatilità del nostro modello di business e alla nostra natura di vera multiutility”, ha commentato l’AD Gianluca Bufo nell’intervista rilasciata a “Il Giornale”. Il Gruppo, il cui assetto punta a integrare le diverse filiere di business e a rafforzare il radicamento territoriale, presenta quattro Business Unit: Reti, Ambiente, Energia e Mercato. Nella prima parte dell’anno Iren Energia ha visto una crescita significativa e Iren Ambiente ha migliorato la gestione impiantistica e la raccolta, mentre Iren Mercato ha dato dimostrazione della propria forza commerciale nonostante l’ingresso sul mercato di molti competitor. Si è rafforzata anche Ireti, divenuta ancora più resiliente. Decisamente positivo, infine, il semestre per Iren Energia grazie a un mix favorevole tra aumento dei prezzi, maggiore produzione idroelettrica e termoelettrica, e la piena operatività degli impianti. “Tutto questo, in sintesi, ci ha portato più e più margini”, ha spiegato l’AD.
Il primo semestre di Iren è stato inoltre caratterizzato da operazioni particolarmente strategiche per il Gruppo come l’acquisizione della quota di minoranza di Iren Acqua e il consolidamento di Egea Holding, le quali “hanno di certo spinto la crescita dell’utile netto insieme al contributo gestionale di tutte le business unit”. “La sola Egea ha contributo per 34 milioni sull’EBITDA (su 90 milioni totali) – ha sottolineato Gianluca Bufo – Anche queste operazioni riflettono l’efficacia dell’execution delle nostre scelte strategiche e dei continui investimenti tecnici di sviluppo, complessivamente 400 milioni nel semestre, più che coperti dal flusso di cassa operativo”. L’obiettivo, adesso, è proseguire nella creazione di sinergie. Il nuovo Piano Industriale, che sarà aggiornato entro l’anno, sarà ancora incentrato sullo sviluppo della natura multi business di Iren. “Confermiamo le stime con un EBITDA 2025 tra 1.340-1.360 milioni, un utile netto tra 300-310 milioni e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni”, ha rimarcato l’AD. Sul fronte commerciale, la strategia del Gruppo punta a “fidelizzare i clienti piuttosto che a rilanciare sul numero di clienti”. “Siamo a 2,4 milioni e possiamo dire che si tratta di clienti di qualità che abbiamo saputo fidelizzare con molta attenzione: oltre il 40% di questi clienti ha stipulato, sempre con Iren, un ampio numero di servizi accessori”, ha concluso il manager.
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