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Emergenza Coronavirus: l’invito di Susanna Esposito nell’intervista al Corriere della Sera

“Secondo alcuni studi l’eliminazione virale potrebbe durare un tempo mediano di 21 giorni: il 50% dei soggetti sarebbe contagioso oltre il limite dei quattordici giorni di quarantena”: il “Corriere della Sera” intervista Susanna Esposito, presidente WAidid e ordinario di Pediatria all’Università di Parma.

Corriere della Sera: emergenza Coronavirus, intervista a Susanna Esposito

“Laddove ci sia una diffusione epidemica, è essenziale che si esegua il tampone su tutti i soggetti con sintomi lievi e questo oggi nel nostro Paese non viene fatto”: è l’invito di Susanna Esposito, presidente WAidid (Associazione mondiale malattie infettive e disordini immunologici) e professore ordinario di Pediatria presso l’Università di Parma. Nell’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, la docente invita a riflettere sull’applicazione del modello sud coreano, che estende all’intera popolazione lo screening attraverso il tampone. “Attualmente a chi è febbrile e chiama i numeri di riferimento viene detto di tornare alle normali attività dopo sette giorni dalla risoluzione della sintomatologia” osserva in merito Susanna Esposito rilevando come alcuni studi sostengano che l’eliminazione virale possa durare un tempo mediano di 21 giorni. Dunque “il 50% dei soggetti sarebbe contagioso oltre il limite dei quattordici giorni di quarantena”.

Susanna Esposito: i vantaggi di uno screening precoce

Gli asintomatici e i non ancora del tutto “guariti” sarebbero quindi la minaccia peggiore per il contenimento anche futuro della malattia. Susanna Esposito auspica quindi che lo screening venga esteso “a tutti quelli che hanno sintomi anche lievi, a tutti i contatti stretti dei casi positivi anche asintomatici, ai sanitari a contatto diretto con positivi anche se asintomatici: queste sono le priorità essenziali”. Non bisogna inoltre dimenticare che ai positivi è necessario somministrare il secondo tampone dopo 14 giorni, per capire se siano davvero negativizzati. I controlli dovrebbero essere eseguiti o a domicilio o con il metodo “drive-through” (si arriva da soli in auto al presidio e il test viene effettuato attraverso il finestrino). La mascherina è sempre utile nel caso si debba uscire, per proteggere gli altri dal contagio. Secondo gli esperti asiatici la diagnosi precoce e l’inizio della terapia sono fondamentali. “Molti paesi sono più aggressivi di noi: anche le terapie a base di cocktail di antivirali sono più efficaci, quando prescritte subito” ha sottolineato Susanna Esposito nell’intervista al “Corriere della Sera”: “Facendo emergere più positivi all’esordio della malattia avremmo anche questo vantaggio, soprattutto in presenza di fattori di rischio”.

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