Dopo la quotazione in Borsa e le successive acquisizioni, Comtel si è trasformata in una realtà internazionale. A muovere i fili di questo importante processo di crescita è stato il CEO Fabio Lazzerini: “Abbiamo presentato la semestrale di un’azienda completamente nuova”.
Nell’ultimo anno, Comtel è cambiata radicalmente, passando dall’essere un’azienda locale a una realtà dal respiro internazionale. A dare il via a questo cambiamento è stata la quotazione in Borsa dello scorso febbraio. Ne ha parlato il CEO Fabio Lazzerini in un’intervista rilasciata a “Teleborsa” a margine della sesta edizione di NextGems, investor conference dedicata alle società di piccola capitalizzazione quotate su Borsa Italiana. “Abbiamo chiuso il 2024 con 42 milioni di fatturato, un perimetro di azienda solo locale e solo italiano, mentre abbiamo presentato la semestrale di un’azienda che è completamente diversa rispetto al passato, tant’è vero che non abbiamo avuto la possibilità nemmeno di fare una comparazione con l’anno prima perché sono totalmente incomparabili”, ha evidenziato il manager. Ma non c’è bisogno di fare un paragone per capire che le cose stanno andando molto bene, a parlare sono i numeri. “Abbiamo chiuso con un fatturato in crescita soprattutto nella capogruppo attorno al 15%. Ordini in crescita, hanno chiuso con 32,3 milioni di euro di fatturato. Abbiamo un backlog di ordini di quasi 46 milioni, in crescita rispetto ai 41 e qualcosa e con cui abbiamo iniziato l’anno, quindi un’azienda molto robusta, molto sana dal punto di vista commerciale e industriale”, ha rimarcato il CEO. In Borsa, Comtel si sta facendo conoscere anche se non è semplice: “Va costruita una storia di prevedibilità e di competenza, e devo dire che questi primi mesi sono stati molto interessanti. Il mercato ci dà molto credito e crede molto nel management”.
Dopo l’ingresso in Borsa, Comtel ha effettuato altre due importanti operazioni: l’acquisizione del 60% di NovaNext e l’acquisizione della divisione communication del colosso giapponese NEC corporation. Quest’ultima, in particolare, ha aperto la porta all’internazionalizzazione, consentendo all’azienda di presidiare nuovi mercati e nuove aree di business. “Abbiamo una politica di acquisizione molto industriale. Ovviamente guardiamo anche la parte finance […] però in questo periodo in cui siamo acquisitivi […] ci siamo focalizzati sulle opportunità dove c’è una sinergia industriale molto forte”, ha spiegato Fabio Lazzerini. Intanto, ha fatto sapere il CEO, ci sono già altri dossier sul tavolo: “Abbiamo dichiarato un obiettivo di crescita importante. Ce ne sono alcune che realizzeremo probabilmente nella prima metà dell’anno prossimo. Chiaramente diventando più grossi stiamo guardando anche a dossier un pochettino più grandi rispetto a quelli che abbiamo gestito finora. Stiamo cercando adesso di consolidare: nei prossimi mesi, fino alla fine dell’anno, è consolidamento. L’M&A non è per niente semplice, è una fase divertente, però il lavoro inizia quando si chiude, non prima”.
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