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Claudio Descalzi (Eni): “Fonti fossili ancora motore di crescita, transizione fenomeno complesso”

L’AD di Eni Claudio Descalzi interviene nel dibattito sul Climate Change e riconosce come “imprescindibile” la dismissione delle fonti tradizionali. E sarà la tecnologia, secondo il manager, a permettere questo processo.

Claudio Descalzi: transizione tema complesso, dismettere rapidamente le fonti tradizionali

Il rapporto dell’ONU sul cambiamento climatico presentato lo scorso 7 agosto ha confermato l’allarme sui pericoli del riscaldamento globale. Secondo il documento prodotto dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), la temperatura della Terra nell’ultimi cinquant’anni è cresciuta ad una velocità mai registrata prima, stessa cosa per quanto riguarda i livelli del mare. Per Claudio Descalzi sono “analisi autorevoli e rigorose”, che “indicano come imprescindibile un’immediata dismissione delle fonti fossili”. In un post su Linkedin l’Amministratore Delegato di Eni analizza lo scenario attuale del settore energetico, condividendo la linea del rapporto Ipcc sul bisogno di decarbonizzare le fonti rinnovabili. Nel contesto, spiega il manager, va tenuta in considerazione tuttavia anche l’importanza che le fonti tradizionali rivestono ancora oggi in diverse aree del globo. Ne è la prova, scrive Claudio Descalzi, il fatto che il Governo degli Stati Uniti stia spingendo per l’aumento della produzione di petrolio per il rilancio post pandemia. Per l’AD è la testimonianza di come la transizione energetica sia un fenomeno estremamente complesso e come la decarbonizzazione sia la via più giusta per governarlo.

Claudio Descalzi: necessario gestire il progressivo declino delle fossili

Riuscire a trovare la giusta strategia che permetta una transizione graduale è fondamentale, sostiene Claudio Descalzi: “La ricetta è il pragmatismo. L’accesso all’energia è ancora un tema cruciale per le comunità in via di sviluppo, le fonti tradizionali sono ancora il motore della crescita economica e industriale mondiale, la base degli equilibri di sviluppo e occupazionali di ampie aree del pianeta”. La soluzione più efficace, spiega, è “utilizzare fin da subito le tecnologie disponibili per decarbonizzare le fonti fossili, gestendone il progressivo declino, e nel contempo utilizzare, sviluppare e migliorare nel modo più rapido possibile tutte le fonti decarbonizzate, dalle rinnovabili a quelle legate all’economia circolare”. Ci sarà bisogno di uno sforzo, conclude Claudio Descalzi, in particolare sugli investimenti destinati alla tecnologia. Per l’AD di Eni si tratta infatti della “vera chiave di questa transizione”, elemento indispensabile per renderla anche economicamente sostenibile.

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