ALESSANDRO PICARDI INTERVIENE SULLA QUESTIONE CINEMA E SPETTACOLO DAL VIVO

Nel corso di un’indagine conoscitiva sul cinema e sullo spettacolo dal vivo, tenutasi al Senato della Repubblica nel marzo 2007, Alessandro Picardi, l’attuale Direttore delle Relazioni Istituzionali della Rai e all’epoca Responsabile delle Relazioni Istituzionali per Wind, ha espresso la posizione in merito a questioni relative al finanziamento e al supporto economico del settore.
Partendo dall’ipotesi di modello francese per il cinema, il manager ha invitato a prestare una particolare attenzione nella strutturazione del provvedimento normativo, evitando di andare ad applicare prelievi da altri comparti in fase di sviluppo come l’Iptv per favorire un settore importantissimo per la formazione culturale del Paese ma che non possiede ancora un vero e proprio progetto industriale.

Da escludere quindi l’ipotesi di una tassa di scopo del 3% sul settore telefonico, non sarebbe conforme con quanto stabilito dalla normativa comunitaria in quanto paragonabile al caso della turn over contribution che fu rigettata dall’Unione Europea con rimborso da parte dello Stato italiano alle compagnie telefoniche di oltre 900 milioni di euro.
Per Alessandro Picardi per rafforzare e ridare energia all’industria cinematografica, si dovrebbe partire, se si vuole seguire davvero il modello francese, da un prelievo dell’11% sugli esercenti, da ridistribuire tra produttori, distributori e registi. Il sistema poi potrebbe essere rivitalizzato anche attraverso una detassazione degli investimenti nel settore, soprattutto per quanto concerne le sponsorizzazioni, suggerendo come modello valido quello del tax credit per attrarre spontaneamente investimenti da parte delle imprese di altro settore.
Questi, quindi, gli ambiti – secondo Picardi – in cui si può intervenire e che potrebbero portare a un risanamento di un comparto come quello cinematografico che, da sempre, è stato il fiore all’occhiello della nostra cultura.

 

 

Per visualizzare il resoconto stenografico dell’indagine: