Dopo l’ottimo posizionamento raggiunto nel Dow Jones Sustainability Index 2018 (prima al mondo nel settore Electric Utilities per le performance di sostenibilità), Terna arriva al Private Sector Forum dell’Onu. È per il secondo anno consecutivo che l’Amministratore Delegato Luigi Ferraris prende parte al meeting: un appuntamento di valore, che riunisce Capi di stato e di governo, rappresentanti di spicco della società civile e Top Manager provenienti da tutto il mondo, accomunati dall’impegno nel raggiungere i cosiddetti “Sustainable Development Goals” (SDGs), inclusi dai Paesi membri delle Nazioni Unite nell’ambiziosa Agenda 2030.
“Terna è fortemente impegnata per il raggiungimento degli SDGs: con la sua attività contribuisce agli obiettivi di pace e prosperità” ha sottolineato l’AD, intervenendo alla cena di gala. Luigi Ferraris ha ribadito che il Gruppo guarda sempre più a un’economia decarbonizzata, basata su fonti di energia rinnovabile. Non a caso Terna, nel proprio Piano Strategico 2018-2022, ha definito come principali driver di crescita tre di questi goal: il 7 “Energia pulita e accessibile”; il 9 “Industria, innovazione e infrastrutture” e il 13 “Tutela del clima”.
Ma l’AD si è anche soffermato sul tema al centro dei lavori del meeting: la pace mondiale quale elemento imprescindibile per lo sviluppo sostenibile e il rispetto dei diritti umani. “Fare business significa anche diffondere valori sul territorio” ha affermato in merito Luigi Ferraris, invitando ad assicurarsi “che la presenza sul campo non danneggi la comunità e che contribuisca a mitigare i conflitti“. Coinvolgere gli stakeholder in un percorso comune, orientato a evitare i conflitti, rientra tra le responsabilità di ogni azienda consapevole del suo valore per i territori in cui è presente: la tutela ambientale e il rispetto delle comunità locali sono fondamentali per la crescita aziendale. E Terna lo sa bene.
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