Luigi Ferraris

Enel con Luigi Ferraris brilla più del previsto. Obiettivi confermati, la Borsa brinda

Il prossimo cambio del vertice non sembra mettere a rischio il piano di riduzione del debito e la Borsa promuove conti trimestrali e gli obiettivi di Enel. Un trimestre leggermente superiore alle attese degli analisti e così in Piazza Affari il titolo ha chiuso con un aumento del 5% a 4,2 euro. E bene ha fatto anche la ‘conference call’ con gli analisti del direttore finanziario del gruppo, Luigi Ferraris, secondo il quale nel trimestre Enel ha presentato «un solido set di risultati, più alti delle nostre attese» e dunque «posso dire che siamo ben instradati per raggiungere i nostri target 2014».

Enel ha chiuso il primo trimestre con un utile netto ordinario di gruppo (cioè ‘ripulito’ dalle poste straordinarie) di 782 milioni, in calo dell’8,2% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre il risultato netto, che comprende gli avvenimenti non ricorrenti (in particolare la rettifica del prezzo al rialzo per Arctic Russia, venduta alla fine del 2013, e l’adeguamento a ‘fair value’ di Se Hydropower), ammonta a 895 milioni, con un incremento del 5% che riflette la crescita del risultato operativo (Ebit +3,5%). I ricavi sono di 18,182 miliardi con un decremento dell’11%, mentre il margine operativo lordo (Ebitda) è in lieve rialzo (+0,5%) a 4 miliardi.
L’indebitamento sale a 41,5 miliardi, dai 39,7 dello scorso dicembre, ma in gran parte è riconducibile a un abituale effetto contabile del primo trimestre dell’anno, quando Enel registra diversi crediti non incassati. E questo è un punto fondamentale, tanto che Enel afferma come resti «prioritario» l’obiettivo della sua riduzione, sia «attraverso un piano di efficientamento dei costi operativi» sia «mediante un piano di investimenti per il consolidamento della posizione di mercato e per la semplificazione della struttura societaria». Insomma il piano di dismissioni continua con l’obiettivo di arrivare a 4 miliardi che viene ritenuto raggiungibile dagli analisti.