Vito Gamberale in corsa per la presidenza di Telecom Italia

Il 12 marzo, Il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo a firma di Antonella Olivieri in cui Vito Gamberale è indicato come possibile candidato alla presidenza di Telecom Italia.

Il prossimo presidente della società, riporta il quotidiano economico-finanziario, sarà nominato direttamente dall’Assemblea del prossimo 16 aprile, a seguito della ratifica dell’ordine del giorno richiesta da parte di Findim, la finanziaria che fa capo a Marco Fossati e che detiene una quota del 5% in Telecom Italia.

In occasione della prossima Assemblea, gli azionisti presenteranno dunque le proprie liste con i candidati prescelti per la presidenza. Il termine per la presentazione delle liste è previsto per il 22 marzo, ma si parla già di Vito Gamberale come candidato nella lista di Findim.

Lo scorso dicembre Marco Fossati propose già la candidatura dell’Amministratore Delegato di F2i, Vito Gamberale, manager di lunga esperienza nel settore delle telecomunicazioni. Negli anni Novanta Gamberale ricoprì importanti incarichi al vertice di società del Gruppo Telecom e guidò TIM dalla sua costituzione sino all’affermazione quale benchmark nel settore della telefonia mobile a livello mondiale.

Nell’articolo si ricorda che “le linee guida di Fossati insistevano sulla possibilità di creare un’aggregazione virtuosa con Metroweb e qui entra in gioco Vito Gamberale“. F2i è infatti azionista di controllo di Metroweb, la società che detiene la più estesa rete metropolitana in fibra ottica d’Europa, con una presenza capillare soprattutto nell’area di Milano. Nel marzo 2012, la società ha presentato assieme ad F2i un piano per portare la fibra ottica nelle case di 30 principali città italiane utilizzando l’architettura di tipo FTTH (Fiber to the Home), che prevede la cablatura in fibra ottica fino alle abitazioni e non più soltanto fino “all’armadietto”, come nel caso dell’architettura FTTC (Fiber to the Cabinet).
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