Terna

Terna: ultrabatterie, in Sardegna lo “storage lab” dei primati

Proseguono gli investimenti di Terna in Sardegna

“È un polo elettrico all’avanguardia mondiale dove Terna sta testando otto diverse tecnologie di accumulo, di batterie per reti in alta tensione. La nostra rete di trasmissione deve assecondare sempre di più la produzione di energia rinnovabile, che ha priorità”. Così l’AD di Terna Matteo del Fanta presenta lo “storage lab” di Codrongianos, a mezz’ora da Sassari, il sito tecnologicamente più avanzato d’Europa e il primo impianto al mondo per numero di tecnologie utilizzare per l’accumulo elettrico, le cosiddette ultra-batterie. L’AD e la presidente di Terna Catia Bastioli mostreranno nel pomeriggio al premier Matteo Renzi la “cittadella tecnologica” vasta circa 24 ettari, l’equivalente di 33 campi di calcio, su cui la società ha investito 70 milioni di euro e dove hanno lavorato in cantiere oltre 100 persone.

Codrongianos ospita i primi due compensatori sincroni di Terna, studiati per gestire meglio le fonti rinnovabili. Sono un’ottantina le imprese coinvolte nel polo nato in Sardegna, dove la società sperimenta sistemi di accumulo dell’energia che distribuisce sulla rete elettrica nazionale. Alla prima fase del progetto hanno contribuito otto fornitori: l’italiana Fiamm, Samsung, Byd, Saft, General Electric, Toshiba, Siemens, Ghildemeister. Vicino a Codrongianos sorge la stazione terminale dell’elettrodotto ad alta tensione in corrente continua Sapei, che collega la Sardegna con la penisola. Il polo tecnologico e le interconnessioni (via Corsica col cavo Sacoi e via Lazio col Sapei) che insistono sul sito di Codrongianos consentono risparmi sui costi dell’energia per l’utente finale per circa 70 milioni di euro l’anno, secondo stimato dall’AD di Terna. In tutta la Sardegna la società ha investito negli anni – ha ricordato Del Fante – circa 800 milioni di euro. “Il 1 aprile abbiamo toccato il record storico italiano del 62% di energia da rinnovabili immessa nella rete sul totale dei consumi”, ha ricordato l’AD. “Con questa percentuale, è necessario gestire il bilanciamento del sistema in modo più dinamico e con molti più strumenti del passato. Le batterie avranno un ruolo importante nel futuro”. “Entro la fine dell’anno – ha annunciato Del Fante – Terna avrà pronto il primo rapporto ufficiale sulla valenza tecnica dello strumento batteria. Formalmente presenteremo all’Authority i risultati dei nostri esperimenti. Poi decideremo come procedere negli investimenti”. “Questi laboratori di ricerca avanzata”, ha aggiunto Del Fante, in riferimento allo storage lab di Codrongianos, “sono i trampolini di lancio tecnologico per l’industria italiane ed europea. Oltre il 90% delle imprese con cui lavoriamo nelle nostre attività di investimento, per circa un miliardo l’anno, sono italiane. Per la prima volta quest’anno abbiamo portato, con l’Enel, aziende italiane a lavorare in Cile. Dobbiamo essere anche un volano per le imprese”.

 

FONTE: AGI