Vito Gamberale cerca di scoperchiare il vaso di Pandora della SEA

«Non si tratta di proporre tagli, ma di rimuovere qualche grave anomalia»

“Non si possono tollerare retribuzioni così anomale e fuori da qualsiasi norma e confronto”, ha commentato Vito Gamberale, amministratore delegato di F2i in occasione dell’Assemblea SEA del 24 giugno 2013 per il rinnovo del CdA della Società che gestisce gli Aeroporti di Milano Malpensa e Linate. “Non si tratta di proporre tagli, ma di rimuovere qualche grave anomalia” anche perché “in SEA,  le retribuzioni sono nettamente più alte e distorte rispetto al settore, non essendo SEA nemmeno il più grande aeroporto d’Italia”. Questo il commento di Vito Gamberale, che ha rivendicato la necessità di una forte discontinuità con la gestione precedente, a proposito della quale il manager ha sottolineato che “nel 2012, anche a voler essere benevoli, non c’è nessun atto di gestione che possa essere ricordato con soddisfazione pro-azienda, tranne l’Accordo di Programma che ha permesso di salvare il bilancio”.

 

Altro elemento  scandaloso della precedente gestione SEA, le consulenze, per le quali sarebbero stati spesi circa 15 milioni di euro l’anno e che “non possono rappresentare il brain outsourcing della società, ossia la delega della strategia e, talvolta, magari anche della gestione, fuori dall’azienda”. L’Ing.Gamberale ha aggiunto inoltre che esse “devono essere sempre motivate e circoscritte, qualificate e necessarie, quindi produttrici di veri risultati”.

Durante l’Assemblea, l’ingegnere ha espresso apprezzamento per l’atteggiamento del socio di maggioranza, il Comune di Milano, mostratosi disponibile ad effettuare dei tagli alle retribuzioni anomale della SEA.

Vito Gamberale ha chiuso il suo intervento con l’auspicio che la nuova presidenza ed i nuovi organi sociali della Società possano conferire all’Azienda il ruolo che gli stakeholder giustamente si attendono.